Vigentino

Chiude una sala giochi in via Chopin

E' una notizia: a fronte di un mercato in continua espansione, c'è una sala che chiude. Anche grazie alla ribellione del quartiere

La sala giochi quando stava per aprire (foto Giambertone)

Una sala giochi decide di chiudere. A suo modo è una notizia. Sia perché normalmente, da qualche anno, locali come questo aprono (e a ritmi vertigionosi), sia perché il tema è sempre più all'attenzione della politica ma, finora, senza risultati concreti. Succede in via Chopin (zona Ripamonti), dove la battaglia contro questo genere di attività e - in particolare - contro questo locale è stata agguerrita.

La sala di video-lottery di via Chopin aveva aperto all'inizio del 2012, sostituendosi a una panetteria. E scatenando l'ira dei cittadini del quartiere, visto che a pochi metri c'è un plesso scolastico ma anche, già attivi, un bar-tabacchi con alcune slot machines e un Punto Snai. Quindi una mozione approvata all'unanimità dal consiglio di zona 5, ma anche una fiaccolata di qualche centinaio di persone a febbraio 2012 (a cui hanno partecipato anche due consiglieri comunali del Pd). Tutto inutile, perché la video-lottery aprì. Ma nel giro di un anno ha deciso di chiudere.

"E' la conferma che alcune battaglie vanno vinte sul territorio", commenta Natascia Tosoni (coordinatrice del circolo Pd Vigentino e consigliera di zona 5) con un intervento sulle pagine di Milano Sud. "Se un anno fa - prosegue - non siamo riusciti a impedire l'apertura della sala, le azioni messe in atto hanno funzionato da deterrente grazie anche alla continua vigilanza dei cittadini".

Nel frattempo la Lega ha depositato una mozione a Palazzo Marino per proporre - tra le altre cose - uno sconto sulle tasse ai locali che non ospiteranno slot machines. E la regione Lombardia sta per approvare una legge regionale contro il gioco d'azzardo.


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