San Giuliano Milanese

Neonato morto: bufera l'ospedale di Melegnano

A più di due mesi dall'accaduto, il caso arriverà sul tavolo della procura di Lodi che lo valuterà attentamente. Quattordici persone finite sul registro degli indagati

Quattordici persone, tra medici e ostetriche, sono sul registro degli indagati

La testa spuntava già, ma avrebbero aspettato più di tre ore per farlo nascere. Così Riccardo è nato con gravi lesioni cerebrali. Questo è quanto dichiarato nella denuncia effettuata da due genitori che, dopo questo grave episodio, si sono rivolti ad un legale. Questa settimana, a più di due mesi dall'accaduto, il loro caso arriverà sul tavolo della procura. «La perizia di parte - commenta il loro legale - conferma tutto il racconto. La procura valuterà se ci sono state delle negligenze, stando al parere del medico la risposta è affermativa».

«La donna è entrata in sala parto alle 19.16 dell’8 settembre - spiega l’avvocato -. Da quando si è completata la dilatazione, alle 22.45, sono passate più di tre ore senza che venisse fatto nulla. Sono sopraggiunte complicazioni, ma non è stata presa alcuna decisione. Intorno alle due del mattino hanno cercato di far nascere il piccolo con due ventose: la prima si è rotta e hanno dovuto ricorrere alla seconda.

Alle 2.05 il bambino è nato, ma era sofferente, di colore nero, ipotonico e con sforzo respiratorio assente. L’hanno ventilato per dieci muniti, l'hanno intubato e portato in rianimazione. È rimasto lì fino alle 4.30 quando è stato trasferito a Niguarda». Il danno però era stato già fatto. La relazione del medico è precisa in merito: le conseguenze della malpratica sono evidenti, i primi esami mostrano alterazioni elettriche devastanti a carico dell’encefalo, con impossibilità a riconoscere il sonno e con la presenza di attività epilettiforme.

La diagnosi è stata confermata nelle risonanze successive, dove si evidenziano danni al diencefalo, alla sostanza bianca e alla corteccia cerebrale. Ora le conseguenze future non sono ipotizzabili ma il bambino necessiterà di assistenza continua per il resto della vita. "Personalmente - aggiunge il legale - mi baso sul parere dei medici. Lasceremo alla procura di decidere quali sono le responsabilità". I genitori del piccolo chiedono giustizia.

Questo caso viene alla ribalta proprio quando quattordici persone, tra medici e ostetriche, sono finiti sul registro degli indagati della procura di Lodi per la morte, a dodici ore dalla nascita e sempre a Vizzolo, del piccolo David.


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