Bollate

Blitz nella piccola Scampia di Bollate: i poliziotti 'imbianchini' arrestano 'Nonna Rosa'

Le indagini hanno accertato che 'Nonna Rosa' era circondata da 'galloppini' e 'vedette'

L'edificio

Per circa dieci giorni si sono finti imbianchini, ascensoristi, impiegati comunali e fattorini della pizza. E' stato quello l'unico modo per gli agenti del Commissariato di Quarto Oggiaro di penetrare all'interno del fortino di via Filippo Turati a Bollate, nel milanese. Dopo il lungo lavoro di osservazione, i poliziotti sono riusciti ad arrestare una donna insospettabile ma che - secondo quanto rivelato dal dirigente Antonio D'Urso - gestiva e manovrava lo spaccio di droga nell'edificio: Rosanna Pitino,'Nonna Rosa'.

Il blitz è arrivato venerdì. Gli agenti - travestiti per l'occasione da imbianchini - sono riusciti nell'intento di farsi aprire la porta dalla donna stessa con una scusa: "Ci serve l'acqua per diluire la pittura". Una volta in casa, i poliziotti hanno trovato la droga sul tavolo, pronta per essere smerciata. In tutto sono stati rinvenuti trecento grammi di cocaina, pronta per essere divisa in dosi. Era sul tavolo, accanto a 2.650 euro in contanti.

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VIDEO: Il momento del blitz

La donna, nata 57 anni fa a Bollate, ha subito cercato di scagionarsi da ogni possibile accusa, secondo il racconto degli agenti: "Me l'avete messa voi, qui non c'era nulla", avrebbe detto dopo essere stata colta in flagrante. Salvo poi rinchiudersi in un silenzio totale.

Le indagini - iniziate dopo diversi esposti dei residenti intimoriti - hanno accertato l'esistenza di una rete di spaccio molto fitta. 'Nonna Rosa' era circondata da 'galloppini' e 'vedette'. Tutti ragazzi giovani e italiani. Il loro compito era quello di recuperare la droga nell'appartamento della donna e rivenderla il prima possibile o quello di controllare tutti gli estranei che si avvicinavano all'edificio.

Gli stessi agenti hanno incontrato non poche difficoltà per fare il lavoro di appostamento. Le loro auto - quelle usate per le coperture - venivano seguite da ragazzi in scooter che scrutavano gli occupanti e parlavano con loro per capire e cogliere l'accento o la veridicità del 'fattorino' o del 'dipendente comunale' di turno.

Dopo aver arrestato la donna, che non ha voluto avvertire alcun familiare, i poliziotti hanno perquisito altri appartamenti nel fortino nel centro di Bollate - paragonato per dinamiche e struttura alle Vele di Scampia - senza trovare però sostanze stupefacenti. Le indagini proseguono.


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