Rho

Latitante da quattro anni: arrestato in via Capuana a Rho

È successo nella serata di venerdì. Sulla testa dell'uomo, Roland Pequini, pendeva un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti

L'uomo è stato arrestato dalla polizia

Roland Pequini era ricercato da quattro anni. Il Tribunale di Milano aveva emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. L’uomo, 30enne di origine albanese, aveva fatto perdere le proprie tracce. Questo fino a venerdì 4 aprile, quando i poliziotti del commissariato di Rho-Pero lo hanno arrestato in via Capuana a Rho. 

Pequini “era parte integrante di un’organizzazione criminale dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti sul territorio delle province di Pavia, Brescia e Milano”, puntualizza Carmine Gallo, dirigente del commissariato di Rho-Pero. Non solo, il malvivente “e il suo gruppo criminale avevano stretto alleanza con un altro gruppo di trafficanti calabresi originari della locride e operanti come base logistica tra Corsico e Buccinasco. Insieme — prosegue Gallo — avevano formato un unico sodalizio. Importavano notevoli quantità di ccaina per smerciarla poi nelle province di Pavia, Brescia e Milano”.

I poliziotti sono arrivati a lui tramite indagini parallele. Avevano scoperto che gli interessi del ricercato si erano spostati sul rhodense e che spesso si aggirava nei pressi di via Capuana. Dopo diversi servizi di osservazione è scattato il blitz. Venerdì sera gli agenti hanno notato una Lancia Y con a bordo i ricercato. Lo hanno seguito. Quando hanno avuto la certezza che si trattasse del ricercato gli hanno imposto l’alt. Pequini non si è fermato, ha spinto a tavoletta sull’aceleratore per cercare di scappare. Non è servito a niente: le pantere gli hanno chiuso la strada.

Il malvivente è stato immobilizzato e e arrestato. Dopo gli atti di rito in commissariato è stato trasferito nel carcere di San Vittore in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Cristina Di Ceso. Ora i poliziotti stanno accertando quali fossero le sue conoscenze nel  rhodense, a chi si appoggiava per la sua latitanza e soprattutto quali interessi lo avevano spinto fino a Rho. 


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