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Via Brioschi, processo per strage contro Pellicanò sarà con rito abbreviato

Il processo inizierà a giugno. Ammesse tredici parti civili. Le figlie sono state affidate ai nonni materni

Micaela Masella con Giuseppe Pellicanò

Si aprirà il 5 giugno il processo con rito abbreviato a carico di Giuseppe Pellicanò, indagato per strage e devastazione in merito alla palazzina di via Brioschi esplosa il 12 giugno 2016: lo stesso pubblicitario ha chiesto l'abbreviato. In seguito all'esplosione morirono tre persone: l'ex compagna Micaela Masella, che stava per andare a vivere con il nuovo compagno, e poi Chiara Magnamassa e Riccardo Maglianesi, la coppia di fidanzati marchigiani, studenti universitari, vicini di casa. Le figlie di Pellicanò e della Masella rimasero ustionate.

Il gup Chiara Valori ha ammesso tredici parti civili: le due bambine, i genitori e la sorella di Micaela Masella, i genitori dei due fidanzati, il fratello di lei. Le figlie di Pellicanò e della Masella, che avevano sette e undici anni, sono state poi affidate ai nonni materni.

VIDEO | Il palazzo di via Brioschi devastato dall'esplosione 

La sera prima dell'esplosione, Pellicanò aveva svitato il tubo del gas della cucina: lui stesso lo ha ammesso in seguito ai giudici, aggiungendo di prendere abitualmente psicofarmaci. Una perizia ha stabilito che Pellicanò ha un "vizio parziale di mente".


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