Loreto

Rom, sgomberato campo in via Idro. Ma restano a Cascina Gobba

L'insediamento "consolidato" sotto i ponti del Lambro: il timore è che alcuni da via Idro si spostino lì

Rom Cascina Gobba (foto Sardone)

Il day after dello sgombero del campo rom di via Idro: e a pochi passi, sotto il ponte sul fiume Lambro, rimane una "mini favelas". Lo denuncia Silvia Sardone, consigliera di Forza Italia di zona 2, che segnala tende, materassi e anche una "zona pranzo" in mezzo ai rifiuti. «Le condizioni igieniche sono indecenti e purtroppo risultano esserci anche alcuni bambini», spiega Sardone in una nota: «C'è il rischio che ex abitanti del campo di via Idro vengano a ingrossare questo nuovo accampamento».

Il comune di Milano ha trovato una sistemazione temporanea alternativa a tutti gli abitanti del campo, eccetto una decina di persone.

La mini-favela va ad aggiungersi al degrado nella stazione di Cascina Gobba, dove vengono usate le aree sosta per accendere fuochi, e in via Rizzoli, dove i residenti lamentano l'aumento dei furti in abitazione. «Sembra una Milano da Terzo Mondo», conclude Sardone.

«La tendopoli lungo il Lambro non è nuova, i nomadi da lì non sono mai andati via. Al massimo si sono spostati di qualche metro», rilancia Riccardo De Corato di Fratelli d'Italia: «Andava sgomberata prima di cominciare con via Idro: adesso probabilmente vi andranno anche alcuni di via Idro, come era prevedibile. Gli sgomberi devono essere continui, come facevamo noi».


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