Sabato 1 ottobre presso la Villa Corvini di Parabiago si terrà un convegno medico, il cui titolo è “La diagnosi precoce dei tumori primitivi del polmone: iter diagnostico e risultati attesi”.

L’appuntamento, organizzato dallo studio radiologico “Città di Parabiago” e promosso da regione Lombardia ha lo scopo di informare e aggiornare gli operatori sanitari della situazione e far sì di trovare dei protocolli e dei metodi che siano deontologicamente corretti. “Il convegno non ha lo scopo pubblicitario, ma un alto valore scientifico”, dichiara Mauro Potestio, direttore generale dello studio radiologico “Città di Parabiago”.

“Ci siamo resi conto che l’informazione passata dai media e dai giornali sulla prevenzione facevano pressione. L’articolo del dott. Veronesi apparso sul Corriere della sera ha fatto sì che 6.000 persone all’anno si sottoponessero alla TAC spirale. Tuttavia lo screening è valido solo se nasce da dati sicuri e deve essere accompagnato dalla giusta informazione se no è controproducente”, continua.

"L’alta incidenza e il fatto di essere un tumore subdolo - prosegue Potestio -, ovvero non dà segni clinici a meno che non sia in stato avanzato, queste portano a una bassa speranza di sopravvivenza. Nel mondo, difatti, il tumore al polmone è la prima causa di morte, mentre in Italia è la prima per gli uomini e la secondo per le donne dopo il tumore al seno. Tuttavia l’aumento delle donne fumatrici, soprattutto in età tra i 20 e i 40 anni, ha fatto sì che la situazione si equiparasse".

È importante la prevenzione perché “se la diagnosi è precoce i risultati saranno maggiori. La speranza si è accesa anche grazie alla tecnologia. Stiamo andando in questa direzione”, conclude.