Cinisello Balsamo

Il Tar lombardo dà il via libera all'ordinanza cinisellese contro il gioco d'azzardo

Via libera alla lotta al gioco d'azzardo a Cinisello. E' arrivata infatti la sentenza del Tar della Lombardia che ha confermato la legittimità dell'ordinanza del 2014 in cui il Comune limitava l'orario di funzionamento delle macchinette del gioco d'azzardo dalle ore 10 alle 22

Le slot potranno essere usate solo dalle ore 10 alle ore 22

Via libera alla lotta al gioco d'azzardo a Cinisello Balsamo. E' arrivata infatti la sentenza del Tar della Lombardia che ha confermato la legittimità dell'ordinanza datata 2014 in cui il Comune limitava l'orario di funzionamento delle macchinette del gioco d'azzardo dalle ore 10 alle ore 22.

In sostanza il tribunale lombardo ha rigettato il ricorso presentato dalla società Dogo Srl e il Comune può tranquillamente proseguire per la sua strada nella lotta alle ludopatie.

Esulta l'assessore al commercio Andrea Catania: «Buone notizie sul fronte della lotta alla ludopatia! Dal 2014 abbiamo introdotto l'obbligo di tenere spente le macchinette da gioco dalle 22 di sera fino alle 10 del mattino. Una società privata ci aveva fatto ricorso, ritenendo l'ordinanza troppo restrittiva. Ieri il Tar della Lombardia ci ha dato ragione».

Poi spiega le motivazioni: «Al fine di garantire la salute pubblica il sindaco può introdurre limitazioni di questo tipo. Contrastare la dipendenza da gioco d'azzardo è prioritario. A Cinisello è già attivo uno sportello di aiuto e a breve partirà una campagna per valorizzare i bar noslot».

La felicità è bipartisan, perché la lotta alla ludopatia non ha colori politici. Il consigliere comunale Riccardo Visentin di Forza Italia commenta: «Bene, una battaglia combattuta da tutti. Ricordo quando insieme all'amico Riccardo Malavolta, all'epoca collega in consiglio comunale, proponemmo il primo ordine del giorno sulla distanze dei locali con slot machines dai luoghi sensibili, che poi venne inserito nel nuovo Piano di Governo del Territorio. Sono passati circa 6 anni e di passi in avanti ne sono stati fatti».


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