Baggio

Torna il centro sociale Soy Mendel: occupato il centro sportivo Kennedy

Il centro sociale di Baggio, sgomberato già due volte, ha occupato il campo comunale sabato mattina

Il Kennedy occupato

Il centro sociale Soy Mendel è tornato ad occupare un'area a Baggio, proprio nelle settimane in cui infuria la polemica riguardante l'esclusione dalla Sagra del quartiere (14-16 ottobre) di due associazioni (Share Radio e Dimensioni Diverse) "ree" di avere solidarizzato e «preso parte attiva» alle due precedenti occupazioni, in via Cancano e in via Don Gervasini, ormai finite.

Il luogo scelto è il Centro Sportivo Kennedy di via Fratelli Zoia, di proprietà comunale, al centro di una complessa vicenda di passaggi di consegne per la gestione delle attività che vi si svolgono, tennis e baseball, e recentemente assegnato alla Federazione Italiana Baseball.

«Vogliamo continuare ad essere un valore aggiunto per Baggio, un luogo in cui la socialità passi attraverso la condivisione e la partecipazione», scrive in una nota il centro sociale ricordando la «carenza di spazi pubblici a disposizione della comunità» e parlando del Kennedy come di «uno dei tanti, troppi immobili di proprietà pubblica a Milano abbandonati e vuoti». L'intenzione è farne «uno spazio aggregativo per sport, antifascismo e cultura».

«Il pensiero va subito alle due associazioni che li sostengono e difendono», è la reazione di Marco Bestetti, presidente del Municipio 7 (Forza Italia): «Siamo ancora più convinti di aver fatto bene ad escluderle dalla Sagra. Ora sgomberare subito». Anche il centrosinistra municipale condanna l'occupazione: per Lorenzo Zacchetti (Pd), «l'obiettivo di sollecitare l'attenzione sui beni comuni è condivisibile, ma il modo è sbagliato. Sul Kennedy, Chiara Bisconti ed io abbiamo fatto un grande lavoro e la porzione occupata va inserita nel progetto di riqualificazione». E poi la "stoccata" a Bestetti: «Ci opponiamo ad atti di prepotenza, sia quando vengono commessi dalla giunta municipale, sia quando ci sono occupazioni di spazi che appartengono al comune».

Di seguito: la reazione del comune e la vicenda del centro sportivo Kennedy

E non si è fatta attendere la reazione del comune di Milano, che ha denunciato l'occupazione abusiva alla polizia locale nella stessa giornata di sabato 8 ottobre. «L'auspicio è che l'impianto sportivo sia liberato immediatamente, per procedere così all'assegnazione in favore di associazioni sportive tramite regolare bando di gara. In caso contrario, sarà necessario portare all'attenzione delle autorità competenti la richiesta di procedere a liberare l'immobile irregolarmente occupato», si legge in una nota ufficiale di Palazzo Marino.

Di seguito: perché il Kennedy è "abbandonato"?

Più che travagliate le recenti vicende del centro sportivo Kennedy, che vanta un glorioso campo da baseball che ha compiuto, nel 2014, cinquant'anni di vita. Raccontarle in breve significa rischiare di infilarsi in delicati passaggi anche giudiziari e, inevitabilmente, d'incorrere in imprecisioni. Il quadro generale è, però, evidente: lo stato di abbandono dell'area è una ferita aperta nel mondo dello sport milanese. 

La precedente gestione, un'associazione temporanea d'impresa tra Milano Baseball 1946 e la Walter Bertini Tennis Club Academy, è stata estromessa dal comune di Milano, proprietario del campo, e - ad ottobre 2014 - è subentrata MilanoSport in via temporanea, per fare in modo che il centro «non chiudesse nemmeno un giorno», come auspicavano la giunta comunale di centrosinistra e la maggioranza (dello stesso colore politico) in Zona 7.

Bertini, uno dei due precedenti gestori, non ha voluto subire passivamente l'estromissione e ha protestato anche in sede giudiziaria per avere investito oltre 450 mila euro non ancora ammortizzati. D'altra parte lo stesso Bertini ha ammesso che - rispetto all'investimento inizialmente previsto di tre milioni - l'associazione temporanea tra la sua academy tennistica e Milano Baseball non aveva rispettato l'impegno, adducendo a Milano Baseball la responsabilità di non avere "fatto la sua parte". Il comune di Milano, dal suo canto, ha poi affidato il Kennedy alla Federazione Italiana Baseball e l'ormai ex assessore allo sport Chiara Bisconti ha promesso anche un contributo di 500 mila euro del comune. 

La querelle, come si vede, è complessa. Ed intanto - a ottobre 2016 - l'occupazione da parte di Soy Mendel complicherà ulteriormente il quadro.


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