Rissa al Pirellone, il parapiglia tra consiglieri durante la seduta fiume sul bilancio
Sfiorata la rissa in consiglio regionale nella serata di giovedì 25 luglio, al Pirellone, durante la seduta-fiume sull'assestamento di bilancio 2019-2021. Al tema erano dedicate le giornate di giovedì e venerdì ma ad un certo punto le opposizioni hanno iniziato a praticare ostruzionismo, per protesta contro la decisione della maggioranza di centrodestra di reintrodurre l'obbligo di sepoltura dei feti.
La tensione in aula è salita alle stelle e a un certo punto si è scatenato un parapiglia tra consiglieri di diversi gruppi, di maggioranza e di opposizione. Particolarmente scatenato il leghista "borgheziano" Massimiliano Bastoni, che ad un certo punto si è scagliato contro un gruppo di consiglieri d'opposizione, tra cui in particolare il pentastellato Dario Violi, e soltanto la prontezza di riflessi dei suoi colleghi (della Lega e di altri gruppi) ha evitato il peggio.
Secondo quanto può apprendere MilanoToday, Bastoni ce l'aveva in particolare con Dario Violi del Movimento 5 Stelle, e il tema del contendere sarebbe stata proprio la reintroduzione dell'obbligo di seppellire i feti, che ha fatto molto discutere. Tutto si era originato durante l'intervento a microfono di Carlo Borghetti (Pd). Intervento più volte interrotto dai leghisti (in primis Andrea Monti) con varie urla. E mentre Violi contestava queste interruzioni, la vice presidente d'aula Francesca Brianza (Lega) ignorava le urla dei suoi colleghi di partito e invitava Borghetti a concludere l'intervento. Questo ha scatenato il putiferio.
La seduta è stata poi sospesa. Venerdì mattina, in riapertura, il presidente Alessandro Fermi ha stigmatizzato l'episodio della sera precedente e ha invitato a ritirare l'emendamento sui feti. Emendamento ritirato da Bastoni, che però ha puntualizzato di voler continuare questa battaglia. Introdotto nel 2007, l'obbligo di sepoltura dei feti è stato cancellato a febbraio 2019 con un voto bipartisan.