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Olimpiadi invernali, il governo firma il dossier Milano-Cortina

I documenti sono già stati trasferiti a Losanna alla sede del Cio

Il governo italiano ha firmato la lettera di candidatura congiunta di Milano e Cortina d'Ampezzo per l'organizzazione delle Olimpiadi invernali del 2026. Con questa firma, il dossier è partito per Losanna e da venerdì 12 gennaio sarà a disposizione del Comitato Internazionale Olimpico per l'analisi dei documenti richiesti.

"Con la firma del governo, non ci sono solo le due Regioni (Lombardia e Veneto) ma un intero Paese a sostenere e alimentare un sogno", si legge nella nota ufficiale del Comitato esecutivo Milano Cortina 2026.  "Sono soddisfatto per il via libera del governo alla candidatura di Milano e Cortina alle Olimpiadi invernali alle condizioni concordate. Un bel segnale: ora vinca il migliore", ha commentato Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega allo sport.

Il mini-spot di Sala per le Olimpiadi (Video)

Con il ritiro della città canadese Calgary, restano in lizza soltanto Milano-Cortina e Stoccolma. La candidatura italiana è stata un "parto" difficile. Le città inizialmente interessate erano tre: oltre a Milano e Cortina anche Torino, che ha già ospitato i giochi invernali nel 2006 (mentre Cortina li ha ospitati nel 1956, ma avrebbe dovuto anche nel 1944, però i giochi non si disputarono per la guerra).

Esclusa Torino

Il Coni aveva indicato la strada della collaborazione tra le tre candidate, ma Torino (peraltro con divisioni all'interno della maggioranza targata 5 Stelle) era più propensa a un ruolo di primo piano per sé, o addirittura ad andare da sola. Così il governo aveva deciso di far saltare il "tridente" e i due governatori di Lombardia e Veneto, i leghisti Attilio Fontana e Luca Zaia, avevano replicato di voler comunque concorrere a questo punto con due sole città, d'accordo i rispettivi sindaci. 

Così l'interlocuzione era proseguita per la preparazione del dossier. Gli ispettori del Cio erano venuti in Italia per esaminare gli impianti disponibili e anche quelli futuri (il nuovo Palasport a Santa Giulia, per esempio). E il governo aveva chiarito che non avrebbe co-finanziato i giochi invernali, tuttavia accettando alla fine di fornire garanzie sul dossier. 


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