Segnalazioni

Un piper contro il Pirellone

Accadeva diciotto anni fa . Per ricordare il drammatico incidente del 18 aprile 2002 posso soltanto scrivere i miei ricordi di fotografo dilettante. Con il covid19 null’altro è possibile! Era stato un aereo svizzero da turismo a schiantarsi contro il ventiseiesimo piano del Pirellone. Subito si pensò ad un atto di terrorismo e furono momenti di panico. Persero la vita non solo il pilota Luigi Fasulo ma anche due avvocatesse che lavoravano in Regione Lombardia : Annamaria Rapetti e Alessandra Santonocito . I feriti furono settanta! Quando l’ultraleggero centrò il palazzo della Regione erano le 17,45. Al 26° piano si sprigionò un vasto incendio che fu domato soltanto dopo molte ore. Furono momenti drammatici! Avevo 22 anni e con angoscia seguii tutto in televisione. Anch’ io, come tutti , pensai subito a qualche pazzo terrorista … Le notizie che si susseguivano senza sosta invece cominciarono a far trapelare una verità diversa. Mio padre, fotografo free lance a Biella, molto impegnato con i suoi servizi fotografici per “Il Biellese” mi chiese di andare a Milano “ … a fare qualche foto per il giornale locale”. Ne conservo tantissime e confrontate con il Pirellone intatto fanno davvero impressione! Naturalmente l’inchiesta sulle cause dell’incidente proseguì per un certo periodo finché si appurarono le vere ragione del disastro . A fine 2002, nella relazione conclusiva d’inchiesta , fu chiarito che: “ … la causa fu l’incapacità del pilota Fasulo di gestire, in maniera adeguata, la fase finale del volo, resa problematica da improvvise difficoltà tecnico – operative, oltreché ambientali”. Oggi al 26° piano, risanato nel tempo perfettamente, risulta allestito un memoriale in ricordo delle vittime. A futura memoria, appunto… Testo e foto a cura di Cristian Marchisotti P.S. se pubblicato gradirei nessuna modifica su testo e foto, grazie.


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