Segnalazioni

"Sciopero" del personale ausiliario, e per i bambini niente sonnellino

Niente nanna per i piccolo dell'asilo. Succede alla scuola materna di via Martiri di Cefalonia, a San Donato Milanese. Lo segnala una lettrice, a nome delle mamme dei piccoli. 

"A seguito dello sciopero Ata (Personale amministrativo, tecnico e ausiliario, ndr) al quale il personale non docente ha aderito, i piccoli non fanno più il riposino pomeridiano (previsto per i bimbi di 3 anni, per tutto il primo anno di frequenza)", scrive la lettrice.

"Quanto ad oggi appreso è il risultato delle verifiche e delle informazioni ricercate a seguito di quanto riferito dai bambini stessi al ritorno a casa: "Non ho fatto la nanna!", "Ho dormito sul tappetino!", "Ho dormito sul banco!", "Non si fa più il riposino", "Non voglio andare all'asilo", ecc. Grave è il repentino cambiamento di umore/salute dei piccoli: eccessiva stanchezza, stato di agitazione notturna, influenza, rifiuto di tornare all'asilo", prosegue.

"I soggetti - prosegue - che hanno aderito allo "sciopero" (forse il termine è improprio) ricevevano un compenso per alcuni "lavori extra" (tra questi: preparare le brandine per la nanna e cambiare i bimbi che "si bagnano") che oggi non gli viene più riconosciuto. 

"Alcuni genitori si sono subito attivati per trovare una soluzione (in tempi strettissimi), per evitare che la mancanza della nanna avesse ulteriormente ripercussione sullo stato di salute/umore dei piccoli e con patologie particolari", continua la lettrice.

La quale, poi, fa un elenco delle soluzioni proposte, che non hanno tuttavia avuto seguito.

"1) I genitori sono disponibili a preparare le brandine per la nanna il lunedì mattina ed a disfarle il venerdì pomeriggio - fino a fine sciopero/anno
- la dirigente scolastica riferisce che questo risulterebbe "antisindacale" oltre che non conforme alle norme di sicurezza previste dalla legge 626;
2) Le maestre incaricate del controllo nanna (come da turni già stabiliti e previsti da programma) potrebbero occuparsi momentaneamente di preparare le brandine per il riposino.
- le Maestre riferiscono che non rientra nel mansionario di "educatrici", è "antisindacale" eseguire il lavoro di un "collega" in sciopero, sostituirsi "momentaneamente" al personale addetto diventerebbe un "obbligo" al quale non vogliono sottostare.
3) Attingere ai fondi per la scuola, stanziati dal Comune, per far fronte al ripristino dei servizi sospesi.
- Non è stata fatta richiesta dalla Dirigente Scolastica e non si conoscono i motivi".

"Chiediamo che vengano presi urgenti provvedimenti al fine di tutelare i nostri bambini, far valere i loro diritti e ripristinare i servizi sospesi", conclude la missiva. 


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