Segnalazioni

"Devo operarmi d'urgenza ma c'è un'attesa lunghissima e a pagamento costa più 16mila euro"

Un lettore ci segnala la sua esperienza con il sistema sanitario nazionale. Ecco cosa scrive.

Buongiorno. Mi chiamo Massimiliano, ho 40 anni e vivo a Milano. Con la presente sono a manifestare il mio disappunto mettendovi a conoscenza di un episodio su un tema sensibile che è quello della sanità italiana e nello specifico nella città di Milano. Da pochi giorni ho scoperto di avere un problema di salute che necessita di un intervento urgente. Nella fattispecie si tratta di un ernia lombosacrale espulsa e migrata che comprime il nervo sciatico in misura tale per cui compromette la mobilità e la sensibilità dell’arto inferiore sinistro ed il piede. Dopo vari controlli presso strutture private ed accertamenti diagnostici anch’essi privati sono riuscito ad avere un colloquio con una struttura ospedaliera della città di Milano (Istituto neurologico Besta). Il neurochirurgo dopo un’accurata visita mi conferma la necessità di procedere con estrema urgenza ad intervenire chirurgicamente per prevenire ed evitare gravi ripercussioni quali la perdita definitiva della funzionalità del nervo compromesso. Nella stessa visita, per procedere alla programmazione dell’intervento, ho ricevuto due alternative o proposte: 1) La lista d’attesa della struttura sanitaria con il SSN che, secondo la programmazione della struttura, non garantisce dei tempi certi tali da assicurare la mia incolumità fisica e personale; 2) l’alternativa proposta è quella di procedere in regime di solvenza (intervento a pagamento) che prevede un costo di € 16.300 (preventivo ricevuto dalla stessa struttura). Il mio disappunto, che vorrei porre al Vs giudizio, è Il seguente: come può un cittadino italiano, lavoratore dipendente e onesto contribuente, permettersi tale spesa per riuscire a sopravvivere e risolvere rapidamente il problema? E se, come nel mio caso, mi trovo costretto ad attendere una lista d’attesa dai tempi sconosciuti cosa mi garantisce la sanità italiana in caso di ripercussioni causate dalle lunghe attese? Vi chiedo di divulgare questo mio disappunto perché questo possa essere l’espressione di un problema non solo personale ma riguardante tanti cittadini italiani. Saluti Massimiliano

La replica dell'Istituto Besta

"Il 22 dicembre 2022 il signor M. è stato visitato negli ambulatori di Neurochirurgia del Besta per comparsa, a novembre, di una lombosciatalgia sinistra. M.R. presentava una risonanza magnetica eseguita la settimana precedente che evidenziava l’ernia espulsa - si legge in una nota del Besta -. Il paziente ha riferito di aver già eseguito precedenti valutazioni in altra struttura. Il neurochirurgo ha comunicato al paziente la possibilità di procedere con l’intervento in regime di Sistema Sanitario Nazionale (Ssn) la settimana successiva, il 27 dicembre 2022, oppure a inizio gennaio 2023 con Ssn; il neurochirurgo ha inoltre informato il paziente che il deficit rilevato avrebbe anche potuto non trarre beneficio dall’intervento, come riportano i dati di letteratura".

"Il signor M. - continua l'ospedale - ha espresso l’intenzione di farsi operare esclusivamente dal neurochirurgo che lo stava visitando e ha voluto un preventivo per l’intervento in regime di solvenza, rinunciando alla possibilità di essere operato già il 27 dicembre da un altro professionista dell’Istituto. Al paziente M. è stato fatto pervenire, come da prassi, il preventivo per l’esecuzione dell’intervento in libera professione per dargli possibilità di scelta. Il signor M.  è stato inserito nel registro ricoveri con assegnazione di classe di priorità B (ricovero entro 60 giorni). Il 4 gennaio 2023 il nostro neurochirurgo ha ricevuto l’informazione, via mail, che il paziente ha deciso per l’intervento in libera professione: le opzioni fornite per l’intervento sono state 17-18 gennaio o 23 gennaio. In data 10 gennaio 2023 il chirurgo è stato informato che il paziente ha optato per intervento con Ssn: nel pieno rispetto delle tempistiche è stata fissata la data del pre-ricovero per il giorno 23 gennaio 2023 al fine di programmare l’intervento entro febbraio 2023".


Si parla di