"Come in altre occasioni già evidenziato, i nostri "artisti" della bomboletta marcano il territorio con le tags più assortite oltre che colorate, non badando certo al luogo dove dirigono lo spruzzo. Però adesso arricchiscono le loro performances con precisazioni che lasciano trasparire con chiarezza le loro filosofie d vita; come ad esempio questa "confessione" scritta addosso ad un sottopasso ferroviario in zona Palmanova. Pare la conferma di un certo proselitismo proveniente da culture nomadi, tanto frequenti e attive nelle varie locazioni urbane: vivere a sbafo, sulle spalle altrui e a danno di chiunque. Lavorare? Vocabolo non contemplato nel loro lessico abituale".