Politica

Il convegno sugli extraterrestri e le cene con gli amici: ecco le spese contestate al sindaco

Guai per l'ex sindaco di Segrate (Milano), Adriano Alessandrini: il processo parte a luglio

L'ex sindaco Adriano Alessandrini

Utilizzo indebito della carta di credito del comune di Segrate da parte dell’ex sindaco Adriano Alessandrini. Contestato dalla Procura contabile un danno erariale di oltre trentaquattromila euro. Sarà celebrato a luglio il processo per le spese che l’ex primo cittadino di Segrate ha sostenuto con la carta di credito del comune nel periodo 2010-2015 e per le quali la Procura della Corte dei conti ha ritenuto insussistenti le condizioni perché fossero accollate al bilancio dell’ente locale.

Le indagini – avviate dopo una denuncia dell’amministrazione comunale, insediatasi nel 2015, cui poi è seguita la segnalazione proveniente dalla locale Sezione regionale di controllo dei magistrati contabili – hanno consentito di appurare l’esistenza di numerosi ed indebiti pagamenti per spese non riconducibili ad adempimenti istituzionali e spese di rappresentanza o missioni del sindaco. In molti casi le spese poste a carico del comune sono risultate prive di ogni valida documentazione contabile o giustificativo e, nonostante ciò, sono state liquidate dal Dirigente cui competeva il relativo controllo.

In sostanza nel periodo in contestazione era invalsa – ad avviso dell’organo inquirente – per cui le spese effettuate con la carta di credito assegnata all’ex sindaco non venivano né rendicontate, né adeguatamente documentate, in spregio del preciso obbligo, che grava su chi spende pubblico denaro, di dimostrare in modo puntuale ed analitico di aver utilizzato le risorse della collettività in modo coerente con le finalità per le quali le predette somme sono state messe a disposizione degli amministratori.

La tipologia delle spese contestate e di cui è stata richiesta la restituzione, in quanto danno erariale, riguardano principalmente spese per consumazione di pranzi e cene per normali attività ed incontri di lavoro privi di qualsiasi funzione di rappresentanza istituzionale del Comune all’esterno; spese conviviali per pranzi, cene, colazioni e rinfreschi, offerti a soggetti privati; spese di trasporto, carburante e missioni per persone diverse dallo stesso Sindaco; spese per pagamento della tassa annuale di iscrizione all’ordine dei giornalisti. Non solo. Con i soldi del comune il sindaco avrebbe finanziato anche il vitto e l'alloggio per i relatori di un convegno sulle forme di vita extraterrestri.

Spese effettuate senza alcuna previa verifica della rispondenza agli interessi e all’utilità dell’ente, oltre che dei presupporti di necessità e congruità, si sono risolte di fatto in atti di mera liberalità posti a carico del Comune nell’esclusivo interesse meramente privato dei partecipanti. Gli addebiti contabili sono stati posti a carico sia dell’ex Sindaco che del funzionario che ha liquidato mensilmente le spese, che ne dovranno quindi rispondere in solido.


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