Politica

Sala: "Accoglienza inadeguata per migranti ancora ragazzini"

"Il governo intervenga", ha chiesto il sindaco

Beppe Sala (repertorio)

Sistema di accoglienza inadeguato per i minori non accompagnati che arrivano in Italia. A denunciarlo è il sindaco di Milano, Beppe Sala chiedendo un intervento del governo a favore dei migranti under 18.

"Rispetto alle narrazioni che si fanno sulle grandi città, e quindi anche su Milano, avvengono dimenticanze che rischiano di essere colpevoli - ha detto il primo cittadino durante il suo podcast 'Buongiorno Milano' -. Non si sottolineano abbastanza questioni fondamentali, forse perché sono poco popolari o inadatte a essere 'vendute' al grande pubblico. In questo caso però è impossibile voltarsi dall'altra parte. Sto parlando dei minori stranieri non accompagnati, che arrivano a Milano".

Un tema quello dei migranti minorenni che secondo il sindaco merita una risposta urgente,"anche in termini di sicurezza, ma anzitutto di umanità". Di qui la richiesta di un intervento immediato da parte del governo, innanzitutto mettendo a disposizione delle risorse da utilizzare, tra le altre cose, per creare una struttura di prima accoglienza a Milano. "Le forze dell'ordine - prosegue Sala - rilevano molti casi di minori segnalati per comportamenti illegali, di varia natura. La collocazione normale di tutti questi ragazzi e ragazze è presso la struttura di ospitalità temporanea in Casa Jannacci, e ciò grazie all'intervento del Comune. C’è ancora un chiaro gap tra gli arrivi e i collocamenti in strutture protette. Questa differenza è dovuta a due fattori decisivi, cioè certamente la mancanza di posti, ma anche gli allontanamenti volontari dei ragazzi stessi".

"I nostri servizi - continua il sindaco - si trovano nella condizione di dover accogliere più minori rispetto alle capienze massime previste, con soluzioni improvvisate, che a volte non garantiscono la qualità dell’accoglienza. L’elevato numero di allontanamenti volontari è poi parte del problema. Faccio un esempio: a Casa Jannacci, 209 minori, su 346 accessi, si sono allontanati. I ragazzi tendono spesso a non aderire a un percorso di integrazione del genere. Parecchi di loro erano stati accompagnati dopo essere stati colti in flagranza di reato. Registriamo infatti un incremento dei minori che commettono reati e restano indagati a piede libero, per via della saturazione del circuito penale minorile". "Non dimentichiamo - ha concluso il primo cittadino - che parliamo di minorenni, spesso poco più che ragazzini, con tutto quello che hanno vissuto nei luoghi di origine e nel percorso che li ha portati qui. Se non seguiti, se non aiutati a stare in percorsi di integrazione efficaci, sono persone a rischio. Al governo chiedo responsabilità, umanità".


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