Politica

Corsico, la nuova giunta dopo il caso Stocco: c'è anche un generale dei carabinieri

Il sindaco Filippo Errante ha presentato la sua nuova squadra dopo le dimissioni di quasi tutti gli assessori

La nuova giunta di Corsico (foto comune di Corsico)

Dopo avere quasi "azzerato" la giunta, il sindaco di Corsico Filippo Errante ha nominato i nuovi assessori e, sabato 25, li ha presentati. Accanto a lui e alla vice Silvia Scurati (Lega Nord), che era stata nominata il 2 gennaio ed è rimasta al suo posto, "spicca" tra i nuovi amministratori Sergio Di Giovanni, che si occuperà di sicurezza e protezione civile. Si tratta di un generale dei carabinieri in congedo dal 2013 dopo essere stato, tra l'altro, comandante della compagnia di Desio e di quella di Milano Porta Magenta, infine comandante del radiomobile della provincia di Milano.

La scelta di Di Giovani non può non essere vista in ottica di riaffermazione della legalità. Errante era stato costretto a chiedere ai suoi assessori un passo indietro dopo la vicenda del patrocinio comunale alla festa dello stocco di Mammola, con il nome di un parente di un boss della 'ndrangheta sul manifesto e con le minacce in consiglio comunale ai consiglieri che avevano detto che la 'ndrangheta è radicata in città. Dalla polemica politica il caso era recentemente passato alla commissione parlamentare antimafia, che aveva chiesto provvedimenti a Errante ventilando anche un futuro commissariamento del municipio corsichese. 

Gli altri nuovi assessori sono Amos Pennati (sport e giovani), psicologo e terapeuta specializzato in disabilità; Lucia Lucentini (ambiente), avvocato penalista specializzata in diritto penale minorile e componente della commissione che esamina le richieste di protezione internazionale; e Sebastiana Basile (cultura, disabilità, pari opportunità), più volte consigliera comunale a Buccinasco. Silvia Scurati mantiene le deleghe al bilancio e attività produttive e aggiunge il marketing territoriale. 

«Queste nomine vanno nella prospettiva di un effettivo e concreto rilancio dell’azione politica amministrativa - ha dichiarato il sindaco - per il conseguimento degli obiettivi di mandato. Ringrazio tutti gli ex assessori per il lavoro svolto nell’esclusivo interesse della città. Insieme ai partiti che hanno sostenuto la mia candidatura ed elezione a sindaco abbiamo concordato la necessità di una ripartenza. E sono convinto che la nuova squadra aiuterà molto ad affrontare con determinazione problemi e opportunità che ci troveremo di fronte».

«Un gruppo di persone catapultate in giunta dalle decisioni dei partiti», è il commento di Roberto Masiero, consigliere comunale di opposizione: «La scelta di queste persone indica il desiderio di scegliere volti "per bene", ma anche l'assoluta incapacità del centrodestra di esprimere una classe di governo radicata nella realtà di Corsico. Evidentemente nessuno che abbia ambizioni politiche è disposto a compromettersi con questa giunta, dopo "l'affare stocco"».

La decisione di Errante di chiedere alla sua giunta un passo indietro, concordato con le direzioni provinciali dei partiti (Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia), era arrivata dopo che la commissione consiliare sulla festa dello stocco aveva evidenziato diversi dubbi sulla procedura per il patrocinio comunale: il fatto che il patrocinio sia stato "proposto" da due assessori e non dall'organizzatore della sagra, il fatto che nessuno pare essersi accorto del cognome che campeggiava sui manifesti ma anche su precedenti volantini, e altro ancora.

A Corsico molti elettori di centrodestra - e anche alcuni ex assessori - ritengono che il caso sia stato più che altro politico e che l'amministrazione avrebbe dovuto "resistere", facendo la festa regolarmente (invece Errante la sospese quando scoppiò il caso del nome del parente del boss) e ignorando l'invito della commissione antimafia ad azzerare la giunta comunale, considerando che Vincenzo Musitano, il nome contestato, non è implicato in inchieste di 'ndrangheta. Anche se lo sono i suoi due fratelli e lo è soprattutto il padre di sua moglie, quel Giuseppe Perre "Maistru" considerato un boss della 'ndrangheta nel Corsichese.


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