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Leoncavallo, trattativa segreta per regolarizzarlo? Il Municipio 2 alza le barricate

Indetta una seduta di commissione sicurezza sull'argomento. Ci sarebbe una trattativa in corso in prefettura con ipotesi di scambio volumetrie con altre aree sempre dei Cabassi

Il Leoncavallo

Il centro sociale Leoncavallo torna alla ribalta. E, come spesso accade, perché si riaccendono voci su una trattativa con i proprietari dell'ex cartiera di via Watteau (i Cabassi), sede del "Leo" dal 1994 anche se il centro sociale esiste dagli anni '70, per risolvere la questione dell'occupazione illegale. Stavolta è il turno di una presunta "trattativa segreta" con l'avallo della prefettura di Milano. A gennaio il "la" di Pierfrancesco Maran, assessore all'urbanistica: "Proviamo di nuovo", aveva annunciato.

2010: la nostra intervista a Daniele Farina, leader del "Leo"

Anni fa il Comune, con la giunta di Giuliano Pisapia, aveva pensato ad una permuta con due edifici di proprietà di Palazzo Marino: una palazzina in via Trivulzio e l'ex scuola di via Zama. L'operazione era stata proposta da Sinistra Ecologia e Libertà, ma la delibera non passò anche per l'opposizione del presidente dell'aula Basilio Rizzo (sinistra radicale) che lo vedeva come un "regalo ai Cabassi" che avrebbe fatto da "precedente" rispetto ad altri centri sociali occupati. La mancata regolarizzazione del Leoncavallo fu tra le cause dell'addio improvviso e burrascoso di Lucia De Cesaris, dimessasi da vice sindaco e assessore all'urbanistica.

La strada scelta nel 2018 sarebbe invece quella dello scambio di volumetrie, che sarebbero trasferite in un'altra area sempre di proprietà del gruppo Cabassi per semplificare l'operazione. Servirebbe una variante al Piano di Governo del Territorio ma, innanzitutto, una valutazione positiva da parte dei Cabassi. Tuttavia il semplice scambio di volumetrie potrebbe apparire ancora di più un "regalo" rispetto alla permuta, che aveva quantomeno l'effetto di riqualificare le palazzine e l'ex scuola. C'è però da dire che Rizzo, rieletto nel 2016, non è più un consigliere di maggioranza. Che potrebbe quindi essere più compatta di anni fa in tal senso.

Centrodestra sulle barricate

Non appena si è però diffusa la voce della trattativa in corso, il centrodestra in Municipio 2 (ora al governo, mentre fino al 2016 era all'opposizione) ha affilato le armi. Riccardo Truppo (Fdi), presidente della commissione sicurezza, ha convocato per il 9 maggio una seduta a cui sono stati invitati il sindaco Giuseppe Sala, il vice sindaco Anna Scavuzzo, l'assessore all'urbanistica Pierfrancesco Maran, il prefetto Luciana Lamorgese e rappresentanti del gruppo Cabassi: "Deve essere fatta chiarezza sull'eventuale tentativo in corso di trasformare un abuso in un diritto", le parole di Truppo. 

Annuncia la sua presenza alla commissione Marco Osnato, appena eletto alla Camera dei Deputati per Fdi e residente a Greco, che promette anche "tutte le iniziative parlamentari utili a impedire che sia premiata la prepotenza invece che essere repressa". E Riccardo De Corato, assessore alla sicurezza in Regione, parla di "nuovo vergognoso tentativo di sanare il Leoncavallo" e promette due esposti: "Uno per l'ambito penale, l'altro per i danni erariali".

Video: De Corato al Leoncavallo

"L’amministrazione comunale di sinistra - commenta Samuele Piscina della Lega, presidente del Municipio 2 - deve chiarire davanti ai cittadini se la loro volontà sia quella di garantire la vita semplice a chi nel corso degli anni non ha fatto altro che vivere nell’illegalità, vandalizzando proprietà pubbliche e private, causando un forte disturbo della quiete pubblica e creando un vero e proprio centro di spaccio di stupefacenti, mettendo sotto torchio intere vie del quartiere".

“Lo scopo della Commissione municipale convocata dal Presidente Truppo, che ringrazio personalmente, è proprio quello di sentire le parti in causa facendo finalmente chiarezza”, prosegue. “Se il piano del Comune si rivelasse quello della cessione dello stabile ai delinquenti del centro sociale che a quel punto potrebbero operare sotto l’egidia del Comune di Milano – conclude il presidente leghista –, il Municipio farà tutto ciò che è in suo potere affinchè si possa scongiurare questo disastro sociale. Nel frattempo continuiamo a ribadire la necessità di uno sgombero immediato per garantire l’ordine pubblico e il rispetto delle regole”.


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