Politica

Il ritorno di Di Pietro: presidente della Pedemontana (nominato da Maroni)

Ex pm di Mani Pulite e leader, per tanti anni, dell'Italia dei Valori, strenuo avversario di Berlusconi. Poi ha lasciato la politica attiva. Ora il ritorno

Antonio Di Pietro è il nuovo presidente dell'autostrada Pedemontana. Roberto Maroni, il governatore della Lombardia, lo aveva già scelto come possibile presidente dell'Autorità regionale anti corruzione, creata in seguito all'arresto del consigliere regionale leghista Fabio Rizzi, e lui si era detto disponibile; poi, però, è stato preferito Francesco Dettori, già procuratore generale a Milano.

Il nuovo tentativo è andato invece a buon fine. Nella giornata del 14 luglio, l'assemblea dei soci di Pedemontana Lombarda Spa ha nominato il nuovo consiglio d'amministrazione indicando Di Pietro per la presidenza. Immediato il commento (positivo) di Maroni, che si è detto lieto della nomina e ha ricordato l'impegno di Di Pietro, da ministro dei lavori pubblici, per le infrastrutture regionali. Con Di Pietro, tra le altre cose, venne realizzata la quarta corsia sull'A4 tra Milano e Bergamo.

La nomina, però, non è stata presa per niente bene da Forza Italia, tradizionale "nemico" di Di Pietro (sentimento ricambiato). Fabio Altitonante, coordinatore milanese del partito, la ritiene «fantasiosa, fuori dal tempo e fuori luogo» e ricorda tutte le invettive dell'ex magistrato contro Silvio Berlusconi. 

Antonio Di Pietro, dopo la stagione di Mani Pulite da magistrato, è entrato in politica nel 1996 come ministro dei lavori pubblici nel governo Prodi. Nel 1997 è stato eletto alle elezioni suppletive del collegio del Mugello al senato; nel 1998 ha fondato l'Italia dei Valori, quasi sempre saldamente alleata al centrosinistra. 

Nel 2013, Di Pietro lascia la leadership dell'Idv e appoggia Rivoluzione Civile, cartello di estrema sinistra guidato dall'ex magistrato Antonio Ingroia. Nel 2015 abbandona anche la militanza nell'Idv e annuncia di volersi candidare alle primarie di centrosinistra per scegliere il candidato sindaco di Milano, ma l'annuncio non si concretizza. Nel 2016 sceglie di appoggiare Stefano Parisi, candidato sindaco di centrodestra.


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