Politica

Il Daspo urbano è realtà a Milano, ma la maggioranza si spacca in consiglio comunale

Il via libera è avvenuto con alcuni voti contrari della maggioranza: è la prima volta

È stato approvato dal consiglio comunale di Milano il nuovo regolamento che amplia le aree dove le forze dell'ordine possono eseguire ordini di allontanamento: i "daspo urbani" introdotti dal decreto Minniti nel 2017. Il via libera è arrivato dal consiglio comunale di Milano nella serata di venerdì 26 luglio con con 27 voti favorevoli, 5 contrari e 4 astenuti. E per la prima volta la maggioranza che sostiene il sindaco Beppe Sala si è spaccata: il provvedimento che ha ricevuto l'ok da parte della minoranza ( tra cui Lega, Forza Italia e M5s) è invece stato bocciato dall'ala più estrema della maggioranza. Contrari, nello specifico, Anita Pirovano di Milano Progressista e Basilio Rizzo di Milano in Comune. Astenuti, invece, Carlo Monguzzi (Pd), Manfredi Palmeri (Lista Civica Parisi), Matteo Forte (Milano Popolare) e Alessandro De Chirico (Fi).

Il daspo urbano per contrastare comportamenti molesti

Lo scopo è quello di contrastare comportamenti molesti, spesso da parte di venditori abusivi e persone che compiono atti contrari alla pubblica decenza o in stato di ubriachezza, parcheggiatori abusivi, persone dedite ad accattonaggio molesto o che comunque con il loro comportamento rendono difficoltosa o addirittura impediscono la fruizione di aree pubbliche.

Attraverso il nuovo regolamento di polizia urbana sono state individuate le aree in cui Polizia Locale e Forze dell’Ordine potranno emettere gli ordini di allontanamento, oltre a quello già previsto dalla legge n. 48 del 2017 che prevede la possibilità di emanare questa disposizione nei confronti di chiunque ponga in essere condotte che impediscano l’accessibilità e la fruizione di infrastrutture ferroviarie, aeroportuali marittime e di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano.

La stessa legge infatti offre la possibilità ai comuni di individuare ulteriori aree urbane in cui applicare queste stesse disposizioni. Le aree individuate sono quelle adiacenti (fino a 100 metri) i plessi scolastici di ogni ordine e grado, gli istituti universitari e di ricerca; le aree destinate allo svolgimento di fiere, mercati e pubblici spettacoli; le aree adibite a verde pubblico; le aree adiacenti i presidi sanitari, gli ospedali, le case di cura e le cliniche; le aree e parchi archeologici, complessi monumentali e altri siti e luoghi della cultura.

Le aree

Sono state individuate nuove aree: Porta Venezia – C.so Buenos Aires; ex Porto di Mare – via San Dionigi – via Fabio Massimo – via Sant’Arialdo; Stadio di San Siro; Centro Storico – Cerchia interna; Navigli; Darsena-Ticinese – Conca del Naviglio; Sempione – Arco della Pace; C.so Garibaldi – C.so Como – Piazza Gae Aulenti; Ospedale San Paolo; Ospedale San Carlo – Retro Area Caserma Perrucchetti; Ospedale Niguarda.

Le sanzioni previste insieme all’ordine di allontanamento vanno da euro 100 a euro 300, mentre per la violazione dell’ordine di allontanamento si aggiungono da 200 a 600 euro. Le aree individuate sono quelle adiacenti (fino a 100 metri) i plessi scolastici di ogni ordine e grado, gli istituti universitari e di ricerca; le aree destinate allo svolgimento di fiere, mercati e pubblici spettacoli; le aree adibite a verde pubblico; le aree adiacenti i presidi sanitari, gli ospedali, le case di cura e le cliniche; le aree e parchi archeologici, complessi monumentali e altri siti e luoghi della cultura.