Politica

Il consiglio comunale: "Chiudere subito il Cpr di via Corelli"

Approvato l'ordine del giorno di Giungi (Pd): "Condizioni interne vergognose". Per Nahum (Pd) "è un posto paragonabile a un lager". L'indagine della magistratura

Fuori dal Cpr (LaPresse)

Chiudere subito il Centro di permanenza e rimpatrio (Cpr) per migranti in via Corelli: il consiglio comunale di Milano ha approvato, lunedì sera, l'ordine del giorno presentato da Alessandro Giungi del Partito democratico con cui si chiede al ministro degli Interni e alle altre istituzioni competenti la chiusura immediata della struttura, su cui è caduta la tegola di un'indagine della magistratura che ha scoperchiato condizioni di vita inaccettabili, dal cibo avariato alla mancanza di un vero presidio medico.

Chi comanda al Cpr di Milano

L'aula di Palazzo Marino ha approvato l'ordine del giorno con 28 voti a favore, tutti della maggioranza di centrosinistra e 9 contrari. "Noi denunciavamo già le condizioni del Cpr di Milano, come l'abuso di psicofarmaci", ha spiegato Giungi: "Anche il 22 novembre, in sotto-commissione carceri, avevamo avuto il Naga che ha ricordato, nel suo report, le condizioni igienico-sanitarie catastrofiche del Cpr, le persone che avevano tentato il suicidio, la mancanza di educatori e mediatori. Ora l'indagine della procura sta confermando ciò che sapevamo. Ci sono persone detenute in via amministrativa che non vengono nemmeno fatte curare e i gestori sono indagati per reati gravissimi, è una vergogna inaccettabile".

La giunta ha preferito non esprimersi sull'ordine del giorno, rimettendosi al consiglio comunale. In giornata il sindaco Giuseppe Sala aveva chiarito che, a suo parere, la questione del Cpr andava affrontata al più presto, ma il nuovo prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia, aveva chiesto qualche giorno di tempo per studiare la situazione. Forse anche per questo l'assessora Arianna Censi, facendosi portavoce dell'amministrazione quando è stato richiesto il parere della giunta, in aula ha detto le fatidiche parole, "rimettiamo al consiglio", che hanno scatenato putiferio tra i banchi, anche se la stessa Censi ha poi aggiunto, a livello personale, che lei e altri assessori erano d'accordo col testo.

Le storie di chi è dentro al Cpr

Per Chiara Valcepina di Fratelli d'Italia, il punto non è tanto chiudere il Cpr ma "aumentare il numero di posti garantendo dignità e accoglienza a queste persone", poiché il "presupposto è che chiunque sia in quei posti deve ricevere assistenza". Molto simile la posizione della Lega, espressa da Alessandro Verri: "I Cpr sono utili, anzi dovremmo aprirne di più. Nel Cpr ci sono persone ritenute pericolose per la società, bisognerebbe mettere più risorse per riaprire le strutture di via Corelli che oggi sono inagibili. Il problema del Cpr è la gestione: credo che vada cambiata la cooperativa, non che vada chiuso il centro".

Di tutt'altro avviso il centrosinistra nella sua interezza. Da Giulia Pastorella, vice presidente di Azione e capogruppo dei Riformisti, che ha chiesto di aggiungere la sua firma al testo, a Carlo Monguzzi, capogruppo di Europa Verde, secondo cui "il Cpr di via Corelli va chiuso. Nel Paese che noi vorremo o almeno nella città che governiamo, chi non ha commesso un reato non deve essere messo in prigione". Daniele Nahum, consigliere del Pd e presidente della sotto-commissione carceri, ha evidenziato che "solo il 12 per cento delle persone presenti nei Cpr è transitato nelle carceri.". E poi si è chiesto: "È ammissibile che ci sia un posto paragonabile a un lager? Noi stiamo parlando di uno Stato che permette una detenzione che ricorda gli anni più bui del secolo passato".

E, per giovedì 7 dicembre, è stato indetto un presidio contro il Cpr da parte della rete "Mai più lager - No ai Cpr". Gli attivisti, i cui dossier sono stati acquisiti agli atti dell'inchiesta della procura, che indaga per frode in pubbliche forniture e turbativa d'asta, si sono dati appuntamento alle 10 di mattina davanti al Teatro Dal Verme, dove consegneranno simbolicamente i 'Corellini d'oro', mentre all'interno si terrà l'annuale cerimonia degli Ambrogini.

E il prefetto Claudio Sgaraglia, appena insediatosi, ha commentato che la prefettura ha fatto ispezioni periodiche, così come i vigili del fuoco e l'Ats. "Spesso sono state verificate irregolarità e irrogate sanzioni", ha detto, aggiungendo di avere già parlato col procuratore dell'indagine in corso, che vede tra gli indagati il gestore di fatto e la legale rappresentante della cooperativa che ha in appalto la gestione della struttura.


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