Politica

Chiodo (o vite) nel cibo per i bimbi a scuola: è il quarto caso in un mese

Periodo nero per Milano Ristorazione. Indagini interne in corso, ma il ritrovamento è confermato

Repertorio (LaPresse)

Un chiodo o una vite nel piatto di patate. È l'ennesimo ritrovamento di un corpo anomalo in un piatto di una mensa scolastica milanese. È successo martedì 26 marzo alla scuola elementare di via Ariberto, in centro (zona Sant'Ambrogio). La notizia è subito rimbalzata nelle chat di classe. Ma cos'è accaduto esattamente? Il Comune di Milano sta compiendo le verifiche, dunque è presto per capire le cause.

Il ritrovamento, però, è certo, così come la successiva compilazione del cosiddetto "Allegato E", il documento con cui si segnalano in forma ufficiale anomalie di questo tipo. Da quello che si è appreso, il documento è stato compilato da personale scolastico, mentre sarebbero stati assenti i genitori che, nella scuola, svolgono la funzione di commissari mensa.

Da quanto risulta a MilanoToday, l'oggetto (che sia un chiodo o una vite è una questione in corso di verifica) è stato trovato prima che un bambino lo ricevesse in un piatto. Nessuno, dunque, avrebbe rischiato di ingerirlo. Tuttavia è palpabile la preoccupazione tra i genitori della scuola. Anche perché, per Milano Ristorazione (la società che fornisce i pasti alle scuole di Milano, di proprietà comunale per il 99%), si tratta di un periodo decisamente "nero". È, infatti, il quarto ritrovamento di un corpo estraneo nel giro di un mese, dopo i due pezzi di vetro nei panini e l'insetto nel piatto di verdure. Escludendo la lama ritrovata qualche giorno fa, rivelatasi una (pessima) burla di un alunno.

Fdi: "Si valuti la sospensione del servizio"

Per il vetro nei panini, è indagato dalla procura di Milano il rappresentante legale della società produttrice. E, nel frattempo, Milano Ristorazione ha cambiato fornitore del pane. Nei giorni scorsi, il sindaco di Milano Beppe Sala aveva ribadito le scuse alla città, specificando però di ritenere che cambiare il fornitore, magari diversificando e 'spacchettando' il servizio tra più soggetti, potrebbe anche essere un rimedio peggiore. Di altro avviso Riccardo Truppo, capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Marino, che aveva recentemente chiesto le dimissioni dell'assessora all'educazione Anna Scavuzzo. "La situazione, come denuncio da settimane, rimane estremamente allarmante", tuona ora: "Le famiglie milanesi devono essere rese edotte dello stato d'emergenza in corso. Se, come ha detto la stessa assessora Anna Scavuzzo, non ha restituito procedure 'non confromi', vuol dire che le falle del sistema non sono state ancora scoperte. È inaccettabile e non possiamo più perdere tempo. Vanno attivate procedure d'emergenza che portino anche alla sospensione del servizio. E le responsabilità politiche restano. Anzi, si aggravano di giorno in giorno".

La lettera di Scavuzzo e gli scherzi

In serata, l'assessora all'educazione (e vice sindaca) Anna Scavuzzo ha scritto una lettera alle rappresentanze dei commissari mensa (i genitori, in pratica) ricordando che, negli ultimi giorni, si sono verificati "diversi casi di ritrovamenti di corpi estranei nel cibo" che poi si sono rivelati frutto di scherzi da parte degli alunni. Scavuzzo cita una lametta nella crescenza, un fermacapelli nel pure, un pezzo di plastica in una frittata e un altro pezzo di plastica in un pezzo di formaggio.

Poi l'assessora ha citato il chiodo nel piatto di patate, spiegando che "è stato avviato un iter di accertamento che ha portato a una relazione a seguito di verifiche, sopralluoghi e prove di laboratorio". Sottolineando che "il chiodo è simile a molti altri presenti nella scuola", Scavuzzo ha aggiunto che "è stato anch'esso inserito nei pezzetti di patata successivamente alla fase di somministrazione, in un modo che non risulta compatibile con l'accidentale caduta di tale oggetto nell'insalata".

Senza dirlo espressamente, quindi, Scavuzzo ha affermato però che sarebbe un caso più simile a quelli rivelatisi scherzi. Tanto che, poco dopo, ha aggiunto che "i fatti occorsi tra fine febbraio e inizio marzo sono di tutt'altra natura". E ha promesso che il Comune di Milano, insieme a Milano Ristorazione, sta "lavorando per migliorare la cura nella preparazione e somministrazione delle pietanze, allo stesso tempo vorremmo condividere un impegno importante anche con i più piccoli: perché anche un banale scherzo può essere rischioso per se e per gli altri, e il pasto e invece un momento da vivere senza alcuna apprensione".


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