Politica

Smog, tutti contro le misure temporanee di blocco del traffico

Per De Pasquale (Fi) sono sintomo di atteggiamento "anti auto". Per Monguzzi (Pd) creano confusione e non servono a ridurre lo smog

Smog a Milano (Repertorio)

E' attivo il blocco temporaneo del traffico per i Diesel Euro 4, dopo quattro giorni consecutivi di superamento del livello di soglia del Pm10 (polveri sottili) che si attesta sui 50 microgrammi per metro cubo. Un blocco automatico secondo il Piano aria della Regione Lombardia, che va a sommarsi al blocco dei Diesel Euro 3 partito il 1 ottobre secondo il calendario, anch'esso automatico, precedentemente predisposto. 

Milano ha sforato le 35 giornate annuali di smog "consentite" dall'Unione Europea. Le misure temporanee automatiche servono, oltre che a cercare di far scendere il livello d'inquinamento, a evitare le multe comunitarie. Ma mai come ora fanno discutere. Ha cominciato l'assessore all'ambiente Raffaele Cattaneo, centrista di centrodestra, spiegando in aula, il 23 ottobre, che queste misure non dovrebbero essere automatiche ma applicate con buonsenso. 

Contrario all'automatismo anche Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. "La lotta alle polveri sottili condotta con l'armamento ideologico della sinistra durante le giunte Sala e Pisapia non funziona: Area C, piste ciclabili, Ztl, divieti e tagli di parcheggi non hanno prodotto meno polveri di dove non sono state attuate". Secondo l'esponente forzista, "il pregiudizio anti-auto continua con il nuovo piano urbano della mobilità, con la nuova Area B e lo stop alle ibride in Area C". Stigmatizzato anche l'aumento del biglietto Atm a 2 euro.

Per motivi opposti, le misure temporanee non piacciono nemmeno a Carlo Monguzzi, consigliere del Pd a Palazzo Marino e storico ambientalista milanese. "Le misure sono inefficaci e creano confusione", spiega riferendosi all'intreccarsi di regole diverse tra Comune e Regione. "Vanno invece rese più rigorose le misure strutturali. I veicoli Diesel fino a Euro 3 vanno messi al bando", afferma Monguzzi richiamando Area B, che partirà a Milano il 21 gennaio 2019.

"Rischia di essere inefficace", commenta, "per le numerose possibilità di elusione perché le auto inquinanti possono entrare a Milano prima delle 7,30, circolare tranquillamente e poi uscire; possono circolare il sabato e la domenica; possono circolare dopo le 19,30; hanno 50 giorni di libera circolazione. Tutto ciò vanifica l’efficacia del provvedimento". Per concludere, Monguzzi chiede che Stato, Regione e Comune investano di più per incentivare i cittadini a cambiare l'auto.


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