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Sala, stop ai migranti minori non accompagnati: "Siamo al limite"

Il sindaco di Milano, a margine di una conferenza in Bicocca, si è espresso ancora sulla questione: "Ne accetteremo al massimo altri 400"

Foto LaPresse

È emergenza sul numero di migranti a Milano, poche le soluzioni. “Non ho mai detto di essere contrario a rimpatri motivati, ma se la storia recente insegna qualcosa è che il numero di rimpatri che si possono fare è limitato”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Beppe Sala, dopo il convegno sull’inclusione nella scuola che si è tenuto in Bicocca. Attenzione al tema dei minori non accompagnati, argomento caldo in questi ultimi giorni con nuovi arrivi in città che portano il sistema in esubero. “Quando arrivano non siamo preparati. Un bambino se non lo inserisci a scuola lo perdi subito”, spiega Sala che dà l’ultimatum: “Possiamo accoglierne massimo altri 400”. Secondo quanto riportato da Sala, dei 21mila migranti minori in Italia, il 7% è a Milano: tra i 1.300 e i 1.500.

Il sindaco spinge ancora una volta sulle responsabilità, per lui dello stato e non dei comuni, con interventi che devono essere urgenti a partire dai fondi: “Non possiamo essere lasciati soli. Ci vogliono risorse economiche che non abbiamo”. E l’ipotesi di nuovi centri di permanenza e rimpatrio non è una soluzione.

“Questo è un tema epocale su cui confrontarsi e la verità è che non siamo pronti. Sono stato nei giorni scorsi a New York e ho partecipato a un panel con il sindaco di Amman che ha detto che nella sua regione ci sono un milione di rifugiati siriani e il sindaco di Baranquilla che ospita un milione di venezuelani", una questione, quindi, che non affronta solo Milano e l’Italia.


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