Politica

Ipoteche sulle case popolari, l'esposto dei 5 Stelle contro Aler

L'azienda ha acceso mutui per operazioni immobiliari (a Garbagnate Milanese e Pieve Emanuele) rivelatesi fallimentari. Ma le ipoteche restano

Il quartiere Quadrifoglio a Garbagnate Milanese

Aler ha ipotecato case popolari per acquistare un intero quartiere (anch'esso di edilizia pubblica), come garanzia per il mutuo. La denuncia arriva da Iolanda Nanni, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, che presenterà un esposto alla corte dei conti. Iil valore complessivo delle ipoteche è di 174 milioni di euro, cifra che peserà sul bilancio di Aler per molto tempo visto che le rate dei mutui andranno avanti alcune fine al 2020, altre fino al 2030.

L'esposizione totale di Aler sembra essere di 255 milioni, per via di una gestione (2005-2013) che puntava all'investimento immobiliare, scelta strategica duramente contestata da Nanni e dal Movimento 5 Stelle. 

L'ipoteca è servita per acquistare il quartiere Quadrifoglio di Garbagnate Milanese nel 2009, così come un altro quartiere di Pieve Emanuele in via Tulipani. Le case ipotecate sono in tutto quattromila, una più una meno, soltanto nella città di Milano. Si va dagli oltre 1.600 alloggi del quartiere Corvetto a quelli di via Costantino Baroni e via Saponaro nel quartiere Gratosoglio, ma anche Calvairate, via Gola e un migliaio di alloggi di proprietà di Aler fuori città. 

I mutui non sono serviti soltanto per le operazioni immobiliari a Garbagnate e Pieve, ma anche, ad esempio, per il recupero di diversi sottotetti o per le residenze universitarie di via Attendolo Sforza. 

L'OPERAZIONE FALLIMENTARE DI GARBAGNATE MILANESE

Asset, controllata di Aler, ha acquistato 299 appartamenti, 139 box e 10 negozi nel quartiere Quadrifoglio di Garbagnate Milanese, precedentemente di proprietà di Enpam, la cassa di previdenza dei medici. E' successo nel 2009. Prezzo, mille euro (circa) al metro quadro. Obiettivo, rivenderle a poco più (fino a 1.500 euro al metro quadro). 

Risultato: l'anno successivo Asset vende undici appartamenti, nel 2011 ne vende otto (più dodici box). Intanto c'è da pagare un mutuo da trenta milioni di euro. Occorre trovare una soluzione d'emergenza per evitare il dissesto: e Aler, a fine 2011, pensa inizialmente di acquistare "in proprio" 75 appartamenti da Asset al prezzo di 1.300 euro al metro quadro, cioè lo stesso che Asset riserva ai privati (ben pochi, abbiamo visto). Peccato che Asset sia di proprietà di Aler e che questo si tradurrebbe nell'acquistare "due volte" gli appartamenti. L'operazione non si concretizza.

Asset finisce col non riuscire più a pagare nemmeno le spese condominiali: la società che si occupa del riscaldamento manda ingiunzioni. E' la prova che l'operazione Quadrifoglio è stata, alla fine dei conti, un vero e proprio fallimento strategico. E Asset, nel 2014, è stata posta in liquidazione. 


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