Sono 640 mila gli utenti del car sharing registrati a Milano, che "ospita" il 43% dei mezzi di tutta Italia con sei operatori attivi (senza considerare Twist, che ha chiuso i battenti nel 2015) e 3.290 veicoli. Impressionante la crescita dal 2013 al 2017. Si passa da 993 a 3.290 veicoli, da poco più di 40 mila a 639 mila iscritti.Sono i dati del rapporto sulla mobilità condivisa, giunto alla seconda edizione ed elaborato su iniziativa, tra gli altri, del Ministero dell'Ambiente. 

Nel capoluogo lombardo operano sei aziende di car sharing, una delle quali è la regionale E-Vai, mentre le altre sono localizzate nell'area urbana e (alcune) in certi Comuni dell'hinterland: Car2go, Enjoy, Sharen'go, DriveNow e Ubeeqo. Dei 3.290 veicoli circolanti a Milano (eccetto E-Vai), la metà (1.504) è a benzina, marginali i diesel (appena 18), 788 le elettriche. La percentuale di auto elettriche aumenta però considerando anche E-Vai, che vanta l'85% di veicoli con questa propulsione.

Il "boom" del car sharing si è accompagnato con l'introduzione della flotta free-floating, ovvero i veicoli che si possono prendere dove sono e lasciare dove si vuole. E' il sistema adottato, a Milano, da Car2go, Enjoy, Sharen'go e DriveNow, mentre Ubeeqo e E-Vai mantengono stazioni e parcheggi come "basi" operative. Tra il 2015 e il 2017, in Italia, la flotta free-floating è aumentata del 54%. 

Milano ha anche il primato italiano del numero di auto per chilometro quadrato (quasi 16) e degli utenti in rapporto agli abitanti. Quasi un milanese su tre, in particolare, è iscritto ad almeno un servizio di car sharing. Nella seconda città in classifica, Firenze, la quota è del 10%. Numeri che accompagnano un alto tasso di "rotazione" dei veicoli, ciascuno dei quali, sotto la Madonnina, è noleggiato in media quattro volte al giorno. Segue Roma con 3,7 noleggi al giorno per veicolo. Milano diventa invece seconda per chilometri medi per noleggio (7,2 km contro gli 8 di Roma).