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BikeMi, prelievi in discesa (e vandali in crescita) nel 2018

I numeri del 2018: il servizio soffre la concorrenza di Ofo e Mobike, ma aumentano i guasti e gli atti vandalici

Biciclette del BikeMi

BikeMi, il servizio di bike sharing del Comune di Milano - gestito da Clear Channel - ha segnato una frenata nell'utilizzo. E contemporaneamente un aumento dei vandalismi. Il destino delle bici gialle meneghine si incrocia inevitabilmente con quello di Ofo e Mobike, i due bike sharing privati che, contrariamente a BikeMi, sono in "free floating", flusso libero, cioè non si servono di stalli fissi ma si trovano dove capita e si lasciano dove si desidera.

Video: i Canottieri recuperano le bici dal Naviglio

Fin da subito, Ofo e Mobike hanno anch'essi a che fare coi vandali che, approfittando dell'assenza di stazioni di parcheggio, hanno fatto di tutto alle "cinesi": gettate nel Naviglio, rovinate, depredate e "privatizzate" (nel senso che c'è chi se l'è allegramente portata in casa o l'ha lasciata sul balcone o nel cortile privato), e così via. Ma d'altra parte per questi due servizi è stato un "boom" di iscritti e prelievi che, inevitabilmente, hanno intaccato i numeri di BikeMi.

Il servizio comunale segna meno 140 mila prelievi nei primi sette mesi del 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017. Considerando che Ofo e Mobike sono partite nell'autunno del 2017, il bilancio è chiaro: ai milanesi piace sempre andare in bicicletta col bike sharing, ma preferiscono il flusso libero. Contemporaneamente però sono aumentati i vandali, con una percentuale cresciuta fino all'11% rispetto al 9% del 2017. In prevalenza si tratta, per BikeMi, di danni non irreparabili come la rottura del manubrio (dovuta, magari, più che a un vandalismo a un uso scorretto del mezzo) o di un fanale. 

Ma si tratta pur sempre di mezzi che vanno riparati. Cosa che viene fatta puntualmente, dai tecnici che controllano le biciclette quasi ogni giorno nei parcheggi. 


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