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Atm: aumenteranno i tempi d'attesa di metrò, tram e bus. I dettagli

Pronto il piano per l'aumento dei tempi d'attesa: meno corse soprattutto di domenica e di sera

Aumenteranno i tempi d'attesa di metrò, bus e tram (Repertorio)

Se tieni inalterato l'ammontare del contratto di servizio con Atm (732 milioni all'anno) ma chiedi di aumentare alcuni servizi, è chiaro che da qualche altra parte appariranno dei tagli. La matematica non è un'opinione. Così, dopo l'eliminazione della maggior parte dei bus notturni durante la settimana e il piano di riordino complessivo dei mezzi pubblici di superficie, ora giunta e Atm intervengono sui tempi d'attesa. Allungandoli.

Tutto è iniziato con l'anticipo - di circa mezz'ora - dell'inizio del servizio della metropolitana. Una misura molto attesa da parte dei lavoratori, perché l'orario di punta si è molto "spalmato" e diluito rispetto a tanti anni fa. Era un obiettivo preciso del sindaco Giuseppe Sala, intenzionato a "dare una mano" a chi si alza molto presto per recarsi al lavoro. Così, dal 9 gennaio 2017, il primo viaggio delle metropolitane avviene prima delle sei di mattina.

La contromisura immediata è stata l'eliminazione di alcuni bus notturni durante la settimana. Per l'esattezza, dal lunedì al venerdì sono state tenute soltanto le sostitutive M1, M2, M3 e N90-N91. Il provvedimento ha generato diverse polemiche perché le linee tagliate collegano il centro con diversi quartieri anche molto periferici, ma i vertici di Atm hanno risposto, dati alla mano, che certe linee notturne erano pochissimo utilizzate dai milanesi. Uno spreco, insomma.

Poi è arrivato il riordino delle linee di superficie. Con diverse modifiche di percorso e anche non poche frammentazioni rispetto al disegno attuale, soprattutto per alcune linee che oggi attraversano il centro storico: ha fatto molto parlare, ad esempio, il fatto che il tram 27 non proseguirà più per piazza VI Febbraio.

L'ultimo atto, si diceva, è l'aumento dei tempi d'attesa. Che in altre parole vuol dire meno corse. Secondo i calcoli, si tratta di tornare, più o meno, a prima del potenziamento dei mezzi in vista di Expo 2015. Le attese in metropolitana dureranno da trenta secondi a quattro minuti in più, ma solo la sera oppure nel weekend, a seconda della linea interessata. Per i mezzi di superficie, invece, la maggiore attesa dovrebbe essere nell'ordine di un paio di minuti di domenica. Secondo i tecnici che stanno approntando i dettagli del riordino, nella maggior parte dei casi gli utenti non dovrebbero quasi nemmeno accorgersi della diluizione. Ma le polemiche sulla decisione di Palazzo Marino non tarderanno. 

TUTTO SUL RIORDINO DI BUS E TRAM

La prima rivoluzione, ha annunciato Granelli, riguarderà il “preferenziamento semaforico” delle linee tramviarie 4, 7, 9, 12, 14, 15, 19, 23, 24, 27, 31 entro i primi mesi del 2018. Con un investimento di tre milioni - ha chiarito l’assessore - verrà sviluppato e perfezionato anche il sistema di comunicazione fra centrale operativa Atm e centrale di controllo del traffico. "Sulla base delle posizioni, in continuo aggiornamento, un software centrale elabora le previsioni di arrivo dei mezzi alle intersezioni semaforizzate e le invia ai sistemi di controllo che attuano le modifiche dinamiche ai piani, per far trovare il verde al tram in arrivo". 

I DETTAGLI: TUTTI I CAMBIAMENTI

Non solo tram. Palazzo Marino, infatti, potenzierà le linee dei bus 35 - che sarà creata da zero - 45, 46, 47, 50, 58, 63, 64, 70, 71, 73, 75, 77, 80, 82, 86, 87 per - spiega proprio Granelli - "i quartieri Adriano, Affori, Aquabella/Argonne, Baggio, Barona, Binda, Bovisa, Bovisasca, Bruzzano, Cantalupa, CascinaMerlata, Chiaravalle, ChiesaRossa, Città studi, Corvetto, Dergano, Feltre, Figino, Foppa, Forlanini, Giambellino, Lambrate, Lorenteggio, Maciachini, Ortica, Ponte Lambro, Porretta/ParcoCertosa, Rizzoli, Ronchetto sul Naviglio, Rubattino, S.Ambrogio, Solari, Spezia, Stadera, Stephenson, Trenno".


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