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Aria irrespirabile a Milano, Legambiente: "Evitare di prendere l'auto"

Polveri sottili oltre la soglia nonostante le caldaie spente

Repertorio

"Evitare il più possibile l’utilizzo di mezzi a motore, preferendo sempre l’alternativa del mezzo pubblico e della bicicletta. E lasciare spente le caldaie!”. Questo l'appello della presidente di Legambiente Lombardia, Barbara Meggetto, a fronte dello stato di irrespirabilità dell'aria milanese. L'associazione ambientalista parla di centraline sopra la soglia da cinque giorni per quel che riguarda le polveri sottili e raccomanda, di conseguenza "un comportamento responsabile", per evitare di "immettere inquinamento inutile nell’aria che respiriamo".

Per far fronte al superamento del limite di particolati nell'aria, secondo Legambiente, sarebbe utile "l’entrata nella fase di emergenza con limitazioni alla circolazione per i veicoli fino a euro4 diesel, divieto di spandimento liquami in agricoltura e di accensione di stufe e camini, e abbassamento della temperatura in abitazioni e uffici". Inoltre, come già proposto in passato, l'associazione sostiene la realizzazione di un grande parco che attraversi la città aumentando la disponibilità di ossigeno.

Il clima ancora temperato scongiura, almeno per il momento, il rischio di un ulteriore aumento smog per l'accensione dei riscaldamenti. A sconsigliare ai cittadini di attivare le caldaie nei giorni scorsi era stato lo stesso sindaco di Milano, Beppe Sala, che aveva chiesto di aspettare, annunciando che il riscaldamento di scuole e uffici pubblici sarebbe rimasto spento fino a quando la temperatura l'avesse consentito. "La buona notizia", annota Legambiente "anche per i portafogli oltre che per lo smog, è che il tepore quasi estivo durerà, secondo le previsioni, almeno fino a domenica, e forse anche oltre".

A provocare il ristagno degli inquinanti nell'aria cittadina, intanto, è l'assenza di vento, fenomeno che ha causato anche causato la permanenza di fumi maleodoranti in tutta la città, dopo il gigantesco incendio di via Chiasserini. Preoccupa Legambiente anche l'anomalia meteo-climatica che si registra a Milano: "C’entra sicuramente l’effetto serra, che agisce a livello globale, ma ancor di più si fa sentire l’isola di calore urbano, un effetto molto locale che cresce con l’estensione del nucleo urbano più compatto", come si legge in una nota. 


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