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Il 12 gennaio visita guidata all'Archivio Capitolare della Basilica di Sant'Ambrogio

Milano ritrova un ricco patrimonio di documenti, un tesoro nascosto da 900 anni. Grazie a un moderno allestimento, l'Archivio Capitolare della Basilica di Sant'Ambrogio apre al pubblico. I suoi antichi documenti, alcuni, risalenti a prima dell'anno Mille, diventano patrimonio di tutti. I lavori di ristrutturazione hanno permesso di rendere accessibile non solo agli studiosi, ma anche ai cittadini il tesoro nascosto della Basilica, senza comprometterne la conservazione, di cui prima i monaci e poi i canonici della Basilica sono attenti tutori da oltre 9 secoli. Nell'Archivio sono conservati un fondo antico di 55 volumi manoscritti in pergamena datati dal IX al XVIII secolo, alcuni manoscritti cartacei di contenuto liturgico dei secoli XVVII-XVIII e circa 1200 pergamene (dal IX al XVII secolo) che permettono di ricostruire giorno per giorno le complesse e affascinanti vicende della canonica cresciuta all'ombra della chiesa di S. Ambrogio. Il libro più celebre che l'Archivio conserva è il Messale dell'Incoronazione di Gian Galeazzo Visconti, principesco omaggio del signore di Milano alla basilica, donato pochi anni dopo la solenne investitura a duca di Milano. Tra i tesori dell'Archivio si distingue anche il codice, vergato a Praga, probabilmente intorno al 1340, in scrittura gotica, che racconta la Vita di Agnese di Boemia, figlia del re Otocaro I di Boemia, nel quale soprattutto, sono raccolte le quattro lettere che intorno al 1230-1240 la stessa Chiara scrisse ad Agnese per confortarla nella sua scelta coraggiosa, avendo la nobildonna preferito seguire la via di povertà assoluta piuttosto che i fasti di un matrimonio imperiale. Accanto a preziosi codici di tale levatura, numerosi documenti in pergamena tra cui eleganti lettere papali, verbali di processi, donazioni e più modeste compravendite rimangono eloquenti testimoni della vita della basilica nel Medioevo e della devozione milanese al suo patrono. Nella ricchissima documentazione sono presenti anche alcune curiosità sugli usi e costumi degli abitanti del capoluogo lombardo. Una pergamena datata 1148, descrivendo un pranzo offerto ai canonici dall'abate di Sant'Ambrogio, riporta anche la più antica menzione del Lumbolos cum panicio, probabilmente la cotoletta o costoletta alla milanese! Al termine, visita al Sacello di San Vittore in Ciel d'Oro e al Capitolino.

Visita guidata a cura di Christian Citterio.
Per informazioni ed iscrizioni: Associazione Clessidra, 02.30.91.73.37, infoclessidra@libero.it


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