Eventi

Untitled trentasei fotografie - Mostra di Enrico Camporese

Continua il percorso attraverso narrazione ed emozione delle fotografie in bianco e nero di Enrico Camporese. Iniziato nel 2018, nell’ambito di PhotoFestival 13th, a Villa Litta con la mostra Fotografie di un Personaggio Inventato - Dal Caos alla Narrazione, riprende, con una ulteriore scelta antologica, la sequenza di fotografie scattate in tempi tra passato e presente da Enrico Camporese che ha scelto la fotografia come espressione personale di immediatezza e riflessione.
UNTITLED. Senza titolo, senza cronologia, trentasei fotografie b/n che propongono una narrazione in immagini tra Luoghi e Non Luoghi, reali o metafisici, Persone e Spazi, abitati o deserti, Situazioni, Fatti, Linee e Riflessioni.
In un gioco continuo di rimandi, tra realtà e metafora, ogni fotografia lascia agli occhi di chi guarda la storia che racconta, il fatto che presenta o semplicemente l’emozione che suscita.
Nello spazio della Biblioteca Gallaratese particolarmente attiva nelle iniziative di studio e incontro - nell’ambito di PhotoFestival 14TH 2019, rassegna che da aprile a giugno elegge Milano “Capitale della Fotografia” - viene mostrato il legame che la narrazione crea tra Fotografia e Letteratura e si sviluppa un percorso visivo denso di evocazioni, emozioni e agguati. La vita propone al presente di ognuno squarci di visione ma solo qualcuno li ferma e questo avviene nelle fotografie colte dallo sguardo attento e discreto di Enrico Camporese.
“Vedo nella imperante streetphotography dei 'foto agguati': bel taglio di luce, bel posto, bella figurina che si posiziona ad hoc e tanta pazienza ad aspettare il momento dello scatto. A me invece sono le foto che hanno teso, tendono, degli agguati e a volte ne rimango vittima e il tutto produce qualche buona fotografia” 


Così dichiara Enrico Camporese. Nato nel 1945 a Venezia, mosso e guidato soprattutto dalla curiosità e dalla ricerca, inizia con la pittura in varie forme e modi figurativi, dal disegno al materico. Approda, agli inizi degli anni ’70, alla fotografia inventandosi fotoreporter. Diventa poi fotografo professionista in ambiti pubblicitari, sempre tra innovazione e tradizione, senza tralasciare la pittura e la passione per l’architettura che influenza la scelta di luoghi e linee da cogliere nelle sue fotografie. Utilizza strumenti fotografici vari e svariati: camere stenopeiche, costruite con le sue mani, macchine analogiche di ogni formato, digitali e cellulari, sempre alla ricerca di un risultato che sia reale e narrativo, metaforico e riflessivo.
a cura di Ornella Roccuzzo


Si parla di