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"Tomorrow you'll be born again" in scena a Milano giovedì 11 giugno

Intercultura sta festeggiando quest'anno i cento anni dell'organizzazione, nata sui campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale come servizio di soccorso dei feriti.

Numerose manifestazioni si stanno tenendo in tutta Italia e giovedì 11 giugno toccherà ai volontari di Intercultura di Milano che hanno scelto di affidarsi allo spettacolo teatrale Tomorrow you'll be born again della Compagnia della Cenere per ripercorrere la nascita dell'American Field Service, vista attraverso i valori di libertà, volontariato, cultura, fratellanza che spinsero cento anni fa studenti americani universitari a diventare ambulanzieri per salvare vite umane e oggi studenti adolescenti, genitori, volontari ad aderire al progetto educativo di Intercultura.
"Tomorrow you'll be born again" è la frase che viene detta a ogni ragazzo che arriva per il primo giorno in un Paese straniero per il suo programma all'estero: cambierà la sua prospettiva, si metterà dal punto di vista della minoranza, essendo lui lo straniero, si metterà in discussione e scoprirà i suoi talenti nascosti fino a quel momento inesplorati.
La serata sarà anche l'occasione per tutti coloro che fossero interessati al nuovo bando di concorso per i programmi all'estero o ad ospitare uno studente straniero per ricevere informazioni dai volontari dei tre centri locali di Milano.
Lo spettacolo, per porre in evidenza le due dimensioni dello storico e dell'attuale, racconta la storia della nascita di AFS.

A narrare la storia sarà 21, il Quartier Generale di AFS, con l'aiuto del ricordo di Sir Andrew.
Quest'ultimo, battibeccando con Mrs Vanderbilt racconterà di come, insieme al suo braccio destro Galatti, ha voluto che fosse creato AFS, di come ha combattuto per aiutare gli altri e di come ha vissuto le emozioni in prima persona.
Vedremo altre figure come Sleeper e Morgan.

Allo stesso tempo troveremo la storia parallela dei ragazzi che hanno deciso di partire per Paesi del mondo diversi.
Emergeranno le loro paure, le loro indecisioni, i loro sogni.
Un salto di cento anni in cui però sembrerà che le emozioni siano sempre le stesse nonostante il trascorrere del tempo.

Ingresso con un contributo minimo di 10 euro.


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