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Sights Anthology, Toni D'Andrea in mostra

Superstudio Più (Via Tortona, 27 Milano) ospita, dal 17 al 20 marzo, Sights Anthology il diario giornaliero, espresso in fotografie, di Toni D'Andrea. Sights Anthology è il viaggio - attraverso la fotografia - tra l'uomo e l'artista, tra l'uomo e lo strumento, tra l'uomo e le coscienze che si dibattono dentro di lui, rendendolo più forte e più fragile al tempo stesso, è quello che succede nella vita di ognuno, quando più quando meno. E' l'inchiostro, è il colore nero, è l'insieme dei colori.

È una "storia" semplice, ma profonda. È dolce, è allegra ma introspettiva. E' quello che ognuno vuole vedere, è la famosa "isola che non c'è ", il luogo dove ognuno di noi sogna di fuggire o nel quale si vuole rifugiare. I personaggi che la raccontano sono pochi, ma quelli più intimi: la fantasia, lo stupore, l'attenzione per i particolari, la concentrazione nel fornire dettagli. E' il bisogno del protagonista di parlare, di esprimersi, di manifestare il proprio mondo interiore: quello col quale si scontra (le coscienze) e quello nel quale si ritrova.

Un dialogo immaginario, dunque, di chi vuole esprimere i sentimenti che vivono dentro e che gli appartengono. Sentimenti nei quali ciascuno, attraverso l'immagine, può ritrovare qualcosa nel quale riconoscersi profondamente.

In un mondo governato dai social network e da tutto ciò che si consuma velocemente, la fotografia è tra quelle forme d' arte capace di integrare e stupire, di catturare il cuore, di emozionare, di farci sognare. Un'immagine c'è sempre: c'è nella fila che si fa davanti al rosso di un semaforo nell'attesa che diventi verde, c'è in un bacio che contiene mille baci, c'è nel tepore caldo di un cappuccino o in una giornata di sole, nella speranza di un tramonto o semplicemente nella vaghezza di un meriggio estivo.


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