Eventi

"Le strade popolari" seminario-concerto a Milano il 29 ottobre

Giovedì 29 ottobre alle ore 14:30 presso

l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano

“Comunicare le tradizioni e le culture popolari.”

Seminario–concerto su musica folk-etnica e società contemporanea, a partire dall’album Le strade popolari del cantautore Michelangelo Giordano.

Introduce il giornalista e scrittore Ezio Guaitamacchi.

Lo stesso incontro si terrà già il 22 ottobre ore 14.30

presso l’Aula Magna del Polo Universitario SMeLSI

di Sesto San Giovanni, Piazza Indro Montanelli

Introduce il giornalista Fabrizio Basso.

Introdurrà l’incontro in Via Festa del Perdono, Ezio Guaitamacchi, giornalista, scrittore e critico musicale, che parlerà dell’album musicale Le strade popolari  e delle sue tematiche.

La sua analisi parte dalla nostra cultura popolare e dalle sue influenze e tradizioni, arriverà fino ai giorni nostri, analizzando le abitudini ed il modo di vivere nella società contemporanea. Verranno affrontate tematiche e problematiche sociali che ci portiamo dietro dal nostro passato e che ritroviamo ancora oggi sotto nuove forme. Si parlerà di mafia, di abuso di potere, di violenza sulle donne, del disagio sociale delle crisi di panico, ma anche di speranza.

Questi eventi nascono perché l'Università degli Studi di Milano ha ritenuto Le strade popolari  del cantautore Michelangelo Giordano non solo un progetto artistico, ma anche un'iniziativa sociale attraverso la musica.

Dopo l’introduzione il cantautore, insieme ai propri musicisti, eseguirà alcuni dei suoi testi in un viaggio musicale tra tradizioni e contemporaneità. Le strade popolari è un album ricco di sonorità folk etniche mediterranee con influenze e contaminazioni arabe che ha suscitato grande interesse da parte di stampa, radio e tv. I musicisti che accompagneranno Giordano sul palco sono: Antonio Di Sabato alla fisarmonica, Enrico Porazzi alla chitarra, Martina Milzoni al contrabbasso e Emanuele Moraca alle percussioni.

Saranno presenti in sala anche giornalisti e addetti radio.

Di seguito alcuni articoli che hanno trattato l’argomento:

Magazine musicale “sound36”: Michelangelo Giordano ci riporta indietro di anni e di terre, tra piccole province di periferia e grandi drammi dell’Italia del sud famosa ahimè per quel lato oscuro delle stragi e dell’omertà. Un disco in cui mi perdo nel fascino del dialetto come nella bellissima ed emozionante “Non cangiunu li così” che si apre con la struggente voce di Rosaria Costa che tutti ricordiamo. Impossibile dimenticare.

Quotidiano “Il Tempo”: il brano "Chi bussa alla porta", tema impegnato (il panico e la sofferenza di chi è vulnerabile ai suoi attacchi), parole e musica scritte da Michelangelo Giordano.

Quotidiano “Gazzetta del Sud”: il cd Le strade popolari è imbevuto di sonorità e di culture etniche mediterranee e alcuni brani sono stati scritti dall’autore in dialetto calabrese. testi impegnati e sonorità mediterranee: il binomio artistico che è la cifra più autentica di questa voce del sud.

Quotidiano “La Repubblica Veneta”: un disco pieno di terra natale, di provincia, di quel vivere che un tempo era foriero di morali e di etiche. Un disco interessante che coniuga italiano e dialetto, il fascino per un certo tipo di cadenza e il ricordo di uno storico italiano che fa sempre bene ricordare.

Magazine musicale “Box Musica”: si intitola “Le strade popolari” e dietro ogni traccia c’è il quotidiano della piccola provincia, dalla crisi che colpisce i giovani alla mafia, dalla magia di un amore ai pettegolezzi di un piccolo paese.

Quotidiano “Il Giorno”: il cantautore, sestese di adozione, si esibirà dal palcoscenico di Eataly Milano, all'ex Teatro Smeraldo, dal quale presenterà il suo album "Le strade popolari" e il suo singolo "Chi bussa alla porta". Proprio questo brano, che sarà così reso pubblico, è quello che Michelangelo aveva presentato alle selezioni di Area Sanremo, il concorso dedicato ai giovani e organizzato dalla Sanremo Promotion. Un brano che aveva fatto breccia nel cuore dei giurati ma che, nonostante i voti alti, non è stato ammesso alla fase finale.

Magazine musicale “Outune”: armato di tanta bella musica, guidato dalla produzione artistica di Stefano Pulga, il disco d’esordio del cantautore calabrese Michelangelo Giordano dal titolo “Le strade popolari” imprime subito un filo conduttore che ci piace e che ultimamente si rivela necessario: le tradizioni, le radici, la provincia: tutto quello che automaticamente ci riconduce alle vere morali. Trovo quindi particolarmente azzeccato un brano come “Non cangiunu li cosi” ovvio riferimento alle realtà mafiose. Particolarmente affascinante e solare è il brano “Il paesino di periferia”.


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