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Le Pussy Riot agli Arcimboldi: "Supportiamo l'Ucraina, Putin non si fermerà"

Unica data italiana a Milano, l'11 settembre, per il collettivo femminista d'opposizione russo

Un'esibizione delle Pussy Riot nel 2022 (Wikipedia)

Arrivano a Milano le Pussy Riot, il gruppo artistico di attiviste femministe russe perseguitate da anni dal regime di Putin. L'11 settembre si esibiranno al Teatro degli Arcimboldi per l'unica tappa italiana della performance 'Riot Days', una combinazione di musica live, teatro e video per parlare di diritti Lgbt e femminismo.

Lo spettacolo è stato ideato nel 2016 sulla base dell'omonimo libro scritto da Maria Alyokhina, una delle componenti del collettivo. La donna, nei mesi scorsi, è scappata dagli arresti domiciliari e ha lasciato il suo paese. "Stiamo supportando l'Ucraina nella sua guerra per l'indipendenza", ha affermato: "Putin non si fermerà e, se il conflitto passa in sordina, ci saranno altre bombe, altri morti. E altri paesi verranno attaccati. Forse la Finlandia".

Alyokhina ha aggiunto che la sua battaglia con Putin "non è una mia battaglia personale, ma di una comunità", e "ciascuno deve portare il suo contributo". Secondo le Pussy Riot, "è un bene che gli Stati Uniti stiano armando l'Ucraina con armi moderne, ma serve anche che l'Europa "sospenda ogni rifornimento di petrolio e gas proveniente dalla Russia, perché con quello si finanzia la guerra".

Nata a Mosca nel 1988, Alyokhina ha studiato all'istituto di giornalismo e scrittura creativa ed è stata attivista di Greenpeace Russia. Quand'era studentessa, nel 2012 ha partecipato ad un atto dimostrativo nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca ed è stata arrestata. Considerata "prigioniera di coscienza" da Amnesty, è stata condannata a due anni di reclusione e rilasciata a dicembre 2013 in seguito ad un'amnistia approvata dalla Duma.


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