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Il Museo Pietà Rondanini Michelangelo cambia casa: grande festa il 2 maggio

Foto di Roberto Mascaroni

Sabato 2 maggio dalle ore 14 il nuovo Museo Pietà Rondanini_Michelangelo apre, con una grande festa al Castello Sforzesco, il ricco programma di iniziative ed eventi di ExpoinCittà, destinato ad animare la vita culturale milanese per tutto il semestre dell’Esposizione Universale. Il Museo sarà ad ingresso gratuito per tutta la settimana fino a domenica 10 maggio.

Dopo quasi sessant’anni trascorsi nel Museo d’Arte Antica del Castello, la Pietà Rondanini cambia casa, rimanendo sempre all’interno del Castello Sforzesco e trovando la sua definitiva collocazione nell’affascinante spazio dell’antico Ospedale Spagnolo. L’ultimo emozionante capolavoro di Michelangelo viene così ridonato a Milano in un nuovo spazio espositivo dedicato, riscoperto, restaurato e restituito alla città nel raffinato allestimento di Michele De Lucchi, capace di dare piena valorizzazione al significato espressivo e alla straordinaria potenza iconica della Pietà.

Estremo capolavoro e creazione incompiuta del genio toscano, la Pietà Rondanini è un’opera drammaticamente singolare, testamento spirituale del maestro, che racchiude in un unico blocco di marmo le figure del Cristo e della Vergine, quasi fuse in un solo abbraccio. All’interno dell’antico Ospedale Spagnolo, l’intensità struggente dell’opera incontra un’architettura ideale, che sembrava attenderla da tempo negli spazi realizzati per i soldati della guarnigione spagnola del Castello colpiti dalla peste nella seconda metà del ‘500. Per questa occasione è stata inoltre progettata una speciale piattaforma antisismica e antivibrante con un basamento cilindrico super tecnologico su cui poggia la scultura.

Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione portata avanti per quasi tre anni fra Istituzioni pubbliche e realtà private, in particolare dal Comune di Milano insieme alle Soprintendenze, al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), all’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (ISCR) e al Politecnico di Milano – Centro Beni Culturali per le attività di diagnostica, monitoraggio e ingegneria.

Fondamentale è stato inoltre il contributo della Fondazione Cariplo, partner istituzionale del Castello Sforzesco nel progetto di restauro architettonico e di rinnovamento museografico. 


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