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Notte bianca di Piacenza: ultimo appuntamento con i Venerdì piacentini 15 luglio

Si tratta di uno dei pochi casi in cui una lunga coda di auto rende felice un intero comparto economico. L’altra sera, guardando i tanti turisti che dal casello autostradale attraversavano il ponte sul Po per raggiungere il centro storico di Piacenza, in tanti hanno finalmente sorriso. I Venerdì Piacentini sono il più importante festival di Piacenza, un evento studiato del 2011 dagli esperti di marketing e comunicazione dell’agenzia Blacklemon per portare un indotto economico al commercio locale. Per una città da 100.000 abitanti, i numeri di queste notti bianche sono straordinari: ogni venerdì si registrano circa 60.000 presenze che generano un indotto di quasi 2 milioni di euro a serata, distribuiti nel “centro commerciale naturale” della città emiliana al confine con la Lombardia. Dopo 2 anni di stop dovuti alla pandemia, i Venerdì Piacentini sono ripartiti seppure con qualche difficoltà. Gli organizzatori non hanno potuto muoversi fino agli inizi di giugno, un po’ per i dubbi sulle restrizioni, un po’ per le elezioni amministrative che hanno congelato i rapporti con il Comune di Piacenza. “Di solito iniziamo a lavorare al festival in febbraio,” ha spiegato Nicola Bellotti, direttore artistico della manifestazione. “Questa volta abbiamo avuto 3 settimane per fare tutto. Trovare gli sponsor, dal momento che il festival si paga esclusivamente con espositori e partner privati, ingaggiare gli artisti, progettare un piano di sicurezza aggiornato e ripensare alla logistica”.

Un’impresa apparentemente impossibile. Eppure nelle prime 2 serate del festival la magia si è ripetuta. Un fiume di persone si è riversato nelle piazze e nelle vie dello shopping della città emiliana vestita a festa. Bar, ristoranti e chioschi dello street food sono stati in grado di accogliere in poche ore decine di migliaia di turisti e i negozi aperti fino a mezzanotte hanno reso ancora più bello il centro storico di una città che già di per sé è un gioiello da scoprire, e conserva il fascino di quando fu capitale del Ducato di Parma e Piacenza dai Farnese, durante il Rinascimento. I Venerdì Piacentini funzionano e attirano turisti per un insieme di ragioni. Piacenza è una città lambita dal Po, al confine con la Lombardia, vicinissima a Milano, Lodi, Cremona, Pavia e Brescia, ma già in grado di offrire quel calore tipicamente emiliano che tanto piace ai lombardi perché sa di vacanza.

Nelle strade del festival i turisti - accompagnati da decine di spettacoli musicali, sfilate, eventi sportivi, iniziative culturali e da numerose proposte gastronomiche, davvero per tutti i gusti – si sentono “in riviera”. Tanta gente arriva anche da Parma, Reggio-Emilia, Alessandria e Genova. “Piacenza ha la fortuna di essere una città facilmente raggiungibile”, ha spiegato Susanna Pasquali, di Blacklemon. “In un’ora è raggiungibile da Milano, Parma, Cremona, Brescia, Reggio-Emilia, Lodi, Pavia, Alessandria, un bacino di milioni di persone che si spostano volentieri il venerdì sera per una buona proposta gastronomica o di intrattenimento”. Venerdì 15 luglio si terrà la serata conclusiva dei Venerdì Piacentini, con un programma davvero ricco. In piazza Cavalli si terrà una grande festa dedicata al pugilato e alle arti marziali, con incontri e spettacolari dimostrazioni di tecniche; in piazza Duomo i maestri della Milestone School of Music si alterneranno sul palco in un concerto che durerà tutta la notte; in piazza Borgo si ricorderanno i moti di Stonewall con il ritorno di “Borgo Rainbow”, i dj set dal terrazzo e lo spettacolo di Drag Queen; lungo tutto il Corso Vittorio Emanuele II si alterneranno momenti di intrattenimento musicale e proposte gastronomiche; sul Pubblico Passeggio andrà in scena un concerto jazz; in via San Siro (oltre all’apertura notturna della mostra dedicata a Klimt alla galleria Ricci-Oddi) si tornerà indietro nel tempo con un dj set con i vinili, come una volta; la festa continuerà anche ai giardini Merluzzo, in via XX Settembre, in via Mazzini, in via Calzolai, in via Garibaldi e in tutte gli angoli del cuore antico della città, all’interno delle mura farnesiane, con musica, artisti di strada e street food.


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