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Mostra Nicola Pucci - La figura e il paradosso

La personale di Nicola Pucci, "La figura e il paradosso", a cura di Dominique Stella, si inaugura giovedì 24 marzo (dalle 15 alle 20) alla Fondazione Mudima di Milano che la ospiterà fino al 29 aprile. Nicola Pucci non affronta il mondo in maniera abituale, piuttosto gioca con l’illusione come artificio della realtà. Dipingere, per l'artista palermitano, è aprire gli occhi, spingere le porte, aprire i cassetti, esplorare universi inediti e inventare giochi in equilibrio instabile. I quadri di Nicola Pucci si costruiscono in un curioso disordine di personaggi, animali, luoghi, situazioni paradossali, la cui evidenza risiede solamente nella volontà dell’artista di farne nascere un dipinto. E questo disegna un’opera di innesti improbabili, incontri frontali e associazioni instabili. Le coppie e gli opposti (miniatura-immensità, dentro-fuori, animale-figura umana, forza-fragilità) trasmettono un’esperienza plastica della poetica dello spazio: i giochi di espansione e ritrazione aprono la via a un’immaginazione ancorata a una realtà onirica e istintiva. Secondo i codici pittorici, l’arte di Nicola Pucci potrebbe essere definita realista, poiché coglie una certa realtà, abbastanza ordinaria per certi versi, nella rappresentazione perfetta che sa catturare fedelmente, nello stile classico di chi sa disegnare e dare un corpo pittorico al mondo che osserva. Ma questa apparente stabilità non è così cartesiana. Pucci supera il limite del figurativo creando sulla tela un discorso narrativo, sotto forma di composizioni frammentate, di una figurazione stilizzata che l'artista decostruisce attraverso sequenze che disturbano l’immagine. Nascono così collage che si sfrangiano in simulazioni improbabili di scene antagoniste, costruendo universi di contrasto, ambigui e paradossali.


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