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Viaggio nel mondo in bianco e nero di Ferdinando Scianna: la mostra a Palazzo Reale

Una delle fotografie in mostra

Guerre, matrimoni, persone, comunità. Tutti mondi, storie e realtà che l'obiettivo del fotografo Ferdinando Scianna esplora e immortala in bianco e nero. Da martedì 22 marzo e fino al 5 giugno Palazzo Reale accoglie una grande mostra antologica dedicata alla sua opera.

A cura di Paola Bergna, Denis Curti e Alberto Bianda, promossa e prodotta da Comune di Milano|Cultura, Palazzo Reale e Civita Mostre e Musei, la rassegna include oltre 200 fotografie stampate in diversi formati e scattate durante l’intera carriera del grande fotografo.

Gli scatti sono disposti lungo un articolato percorso narrativo, costruito su diversi capitoli e varie modalità di allestimento. Ad aspettare i visitatori anche una sezione speciale dedicata a Leonardo Sciascia e un’altra, la 'Bibliografia', con una selezione dei libri di Scianna, dal primo, 'Feste Religiose in Sicilia', divenuto raro e prezioso nel tempo, fino alle ultimissime pubblicazioni.

“La fotografia di Ferdinando Scianna attraversa gli istanti di qualunque aspetto della vita umana: guerre e matrimoni, moda e sentimenti, persone e comunità - le parole dell’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi –. Il suo occhio fissa per sempre immagini che diventano, nel momento stesso in cui sono scattate, patrimonio della nostra memoria. Un archivio fatto di luci e ombre, che segue tutte le strade del mondo. Palazzo Reale omaggia la sua storia di artista con una mostra lunga cinquant’anni, nella quale ciascuno di noi riconoscerà un pezzo della sua vita, oppure scoprirà universi sconosciuti. In ogni caso, un viaggio-antologia nella bellezza”.

Ferdinando Scianna è uno dei maestri della fotografia non solo italiana. Ha iniziato ad appassionarsi a questo linguaggio negli anni '70, raccontando per immagini la cultura e le tradizioni della sua regione d’origine, la Sicilia. Il suo lungo percorso artistico si snoda attraverso varie tematiche – l’attualità, la guerra, il viaggio, la religiosità popolare - tutte legate da un unico filo conduttore: la costante ricerca di una forma nel caos della vita. In oltre 50 anni di racconti non mancano di certo le suggestioni: da Bagheria alle Ande boliviane, dalle feste religiose - esordio della sua carriera - all’esperienza nel mondo della moda, iniziata con Dolce & Gabbana e Marpessa. Poi i reportage (è il primo italiano a far parte dal 1982 della famosa agenzia foto giornalistica Magnum), i paesaggi, le sue ossessioni tematiche come gli specchi, gli animali, le cose. Infine, i ritratti dei suoi grandi amici, maestri del mondo dell’arte e della cultura come Henri Cartier-Bresson, Jorge Louis Borges e in particolare Leonardo Sciascia, a cui è appunto riservata una intera e inedita sezione della mostra che, con la 'Bibliografia', dedicata ai suoi numerosi libri, arricchisce e completa nella sede milanese di Palazzo Reale un impianto espositivo concepito già prima della pandemia.

Ferdinando Scianna e Leonardo Sciascia erano amici. Lo sono stati per oltre vent'anni. Per Scianna, Sciascia è stato un 'padre', un mentore, un maestro. Si conobbero per caso dopo che Sciascia, accompagnato da un amico comune, visitò la prima mostra fotografica di Scianna, allestita al circolo della cultura di Bagheria, quando Ferdinando aveva 20 anni. Lo scrittore, affermato e famoso, rimase colpito dagli scatti in bianco e nero del giovane fotografo. Ferdinando non c’era ma Sciascia lasciò per lui un generoso messaggio di stima. Per questo Scianna decise di andarlo a trovare nella sua casa a Racalmuto: fu un colpo di fulmine, "a vent’anni avevo trovato la persona chiave nella mia vita", scrisse il fotografo.



In questo viaggio-antologia, oltre alla presenza di alcuni dei suoi libri più importanti sfogliabili su monitor, il visitatore è accompagnato da un’audioguida (disponibile in italiano e in inglese, inclusa nel biglietto di ingresso), in cui Ferdinando Scianna racconta in prima persona il suo modo di intendere la fotografia, storie e aneddoti della sua carriera di fotografo e della sua vita. Un vero e proprio racconto parallelo, per conoscere da vicino il suo percorso artistico e umano.


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