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"Il marito di Lolò": uno spettacolo ispirato alla vita della pornostar Lolo Ferrari

Dal 10 al 29 maggio al Franco Parenti verrà rappresentato Il marito di Lolò, un raccontro ispirato alla vita della pornostar Lolo Ferrari.

Dopo alcune repliche di rodaggio negli spazi dell'ex Centro Balneare Caimi, lo spettacolo, in forma definitiva, debutta nella Sala Treno Blu del Franco Parenti.

André Borlat è un uomo di mezza età. Costretto a rinunciare al suo mestiere di fornaio a causa di un’invalidante allergia alla farina, vive di una modesta pensione anticipata. Trascorre le sue giornate filmando esposizioni di fiori e “masturbandosi un po’” una volta tornato a casa. Ma soprattutto scrivendo lettere al grande amore della sua vita: Lolò Ferrari, la donna col secondo più grande seno del mondo - incrociata per caso sulle pagine patinate di alcune riviste specializzate.

Antoine Jaccoud regala al personaggio di Borlat un linguaggio spudorato, ma non scurrile. E André Borlat utilizza questa lingua, quasi fosse un bambino dinnanzi alle grandi domande sull’esistenza: perché siamo soli? Che cosa è la felicità? Perché fa tutto così male? Resisteremo fino alla fine?C’è una via d’uscita dalla miseria sessuale? E soprattutto e più volte: Che cos’è l’amore?

Protagonista del monologo un intenso Pietro Micci, attore e performer duttile e moderno con diverse esperienze di esperienze di teatro e teatro-danzam, all'estero, sopratutto in Germania, già diretto da Andrée Ruth Shammah in Una notte in Tunisia di Vitaliano Trevisan al fianco di Alessandro Haber, Ondine di Jean Giraudoux, Lulù di Carlo Bertolazzi e La Locandiera di Carlo Goldoni e da Giampiero Solari in Il Don Giovanni, Nozze e Il borghese gentiluomo.

Andrée Ruth Shammah ha ideato lo spettacolo e la sua assistente storica Benedetta Frigerio ne ha realizzata la messa in scena.


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