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La poesia di Neruda in musica: il nuovo album di Anna Jencek

Passata la settantina, Anna Jencek si rimette in gioco e nuovamente esplora il mondo della poesia; dopo il successo del suo precedente album Jencek canta Shakespeare, in cui ha messo in musica i sonetti del Bardo, Anna incide 13- tredici tracce per cantare Neruda recitare Schwarz, un disco in cui le poesie di Pablo Neruda e quelle di Arturo Schwarz diventano magnifiche canzoni.

Leggendo infatti le ultime poesie di Arturo Schwarz – già storico dell’arte e saggista – Anna ha avuto la sensazione di ritrovare il mondo poetico di sensualità luminosa che aveva colto in gioventù nei versi di Neruda. E dunque si è posta una sfida: accostare i due poeti con la voce del canto e con quella del recitato. Ha attribuito la musica cantata a Neruda, più agevole ad essere ricomposto in forma canzone, per la egolarità dei suoi versi misurati in sonetto, mentre alle parole di Schwarz ha dedicato la voce recitata, più consona ad esprimere la libertà e la modernità del suo verso anarchico. 

L’insieme ha raggiunto, nella sua apparente complessità, una serena compostezza, non priva di una qualche originalità e ha avuto l’apprezzamento entusiasta del prof. Giuseppe Bellini, traduttore ufficiale delle opere di Pablo Neruda. Il numero 13, titolo del disco, non è casuale. 13 sono le tracce, così come 13 è il numero che Schwarz, studioso di kabbalah ebraica, menziona in una sua poesia contenuta nell’album.

L’ingresso di Anna nel mondo della canzone d’autore coincide con l’incontro umano e professionale, oltre cinquant’anni fa, con il cantautore e artista multimediale Herbert Pagani. Lui diventa il suo maestro e lei per lui (come Herbert scriverà nella quarta di copertina di un suo album) il suo ‘sguardo sul mondo’. Grazie a Pagani, Anna conosce Arturo Schwarz, storico dell’arte interessato alle opere plastiche di Herbert. Nei suoi tre album precedenti Anna ha musicato le poesie di Marc De Pasquali (Danze), di Cesare Pavese (Terra rossa terra nera) e di Shakespeare (Jencek canta Shakespeare). Attualmente sta componendo musiche sulle liriche di Saffo, a cui seguirà un tributo a Herbert Pagani: chiusura di un cerchio iniziato con lui, e che con lui idealmente si concluderà.


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