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La metamorfosi della materia

Luigi Franco, nasce a Sesto San Giovanni nel 1968, vive attualmente a Cinisello Balsamo in provincia di Milano. Fin dalla prima infanzia, ha manifestato la passione per il disegno e la pittura, orientando così gli studi verso il liceo artistico, conseguendo il Diploma di maturità artistica. Questo ciclo di studi ha permesso di ampliare le conoscenze non solo artisticamente, imparando le varie tecniche del disegno, e poterle perfezionare nel tempo, grazie agli insegnamenti dei professori, ma anche culturalmente, grazie allo studio fondamentale della storia dell'arte, permettendogli di avere un confronto con tutti i più grandi artisti del passato con quello che è il suo stile e pensiero personale. Inizia così a dipingere prima da autodidatta e poi partecipando a diverse mostre e concorsi di pittura, ricevendo diversi riconoscimenti. I suoi quadri si ispirano ad artisti impressionisti. I suoi temi usati sono paesaggi, ritratti dove con il miscuglio di vari colori, luci e ombre e le varie tecniche usate trasmettono a coloro che li osservano sentimenti puri e stati d'animo sinceri e maggiormente emozioni. La pittura è la sua vita.
Luigi Franco, nei suoi dipinti, denota una capacità artistica elevatissima, passa dal figurativo quasi iperrealista, ad una pittura astratta, materico informale, dove a mio avviso riesce ad esprimere al meglio le sue emozioni, i suoi turbamenti, le sue paure, ma anche le sue gioie. Le sue ruggini, i suoi graffiti, i suoi segni, ricordano muri di città, dove tracce di manifesti, ci riportano ad una lettura sentimentale dei suoi dipinti. Oppure i suoi alberi con prospettive che partono dall’anima, dal suo sentire, con raggi di luce, che penetrano attraverso le chiome di alberi altissimi, come a raggiungere un pensiero così alto e profondo, che non si può rimanere indifferenti davanti a tanta bellezza. Luigi Franco, è un’artista che quando dipinge, “gioca” davanti alla tela; ma attenzione, nulla che faccia pensare a qualcosa di poco serio. Quando dipinge, riesce ad esprimere la sua gioia, la sua felicità, che per lui è di vitale importanza, uno sfogo, un bisogno fisico. Ci racconta, l’artista in questione, che quando dipinge, davanti alla sua tela, lui danza, canta, sorride, e con le sue spatole, i suoi pennelli, in un mondo da lui creato, si perde nell’infinito.

Luigi Profeta


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