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Un musicista azero e un mungitore indiano (laureato): 'Human library' al Museo del '900

Museo del Novecento (dal profilo Instagram del Museo)

Si intitola 'Chi ha paura del rosso, del giallo e del blu?' l'iniziativa che domenica 1° dicembre porterà al Museo del Novecento una 'human library' per combattere il pregiudizio a partire dall'arte.

L'iniziativa

Per l'occasione i visitatori potranno incontrare dei 'libri in carne ed ossa', tra cui un musicista azero, un’architetta siriana, un mungitore indiano con tanto di laurea, un’artista italiana, una videomaker cinese di seconda generazione, due ragazzi arrivati attraversando il deserto, la Libia e il Mediterraneo, e operatori che a vario titolo lavorano nell’ambito dei diritti umani.

La 'biblioteca umana' sarà consultabile dal pubblico che sceglierà 'quale libro sfogliare' attraverso un titolo e una quarta di copertina. I 'volumi in carne e ossa' metteranno a disposizione la propria storia e la propria esperienza attraverso narrazioni a tu per tu, contribuendo in maniera efficace a scardinare stereotipi.

"È dunque l’arte contro il pregiudizio il focus di questo progetto che viene realizzata da Fem, Fondazione Empatia Milano, in collaborazione con il Museo del Novecento - scrivono gli organizzatori -. Ed è stata l’opera 'Who’s Afraid of Red, Yellow and Blue' di Maurizio Nannucci, esposta nelle sale del Museo ad ispirare il titolo dell’iniziativa".

Human Library è un metodo semplice e innovativo, nato in Danimarca nel 2000 e ideato da un gruppo di giovani come risposta all’aggressione a sfondo razzista subita da un loro compagno e si fonda su un approccio concreto per promuovere il dialogo e la comprensione tra individui.


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