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A futura memoria

La memoria influenza le azioni e la condotta sociale di ognuno di noi. La memoria è uno degli elementi su cui si fonda la conoscenza insieme ad elaborazione, ragionamento e coscienza proprie dell'essere umano. La memoria ha origine non solo dall'esperienza diretta, la memoria ha origine anche dall'ascolto e origina la testimonianza. Lo sforzo emotivo che hanno compiuto coloro che hanno testimoniato, di coloro che hanno raccontato il loro vissuto di perseguitati ed internati è la base su cui tutti noi abbiamo potuto sapere ed avere coscienza e memoria e non possiamo che esserne grati. Le persecuzioni religiose, razziali, etiche, politiche e basate sull'orientamento sessuale messe in atto dal nazi-fascismo ebbero le loro radici in un preciso progetto politico e si attuarono nell'ignoranza e nell'indifferenza di tanti. L'avanzata del populismo nel mondo e dell'estrema destra in Europa (Francia, Germania, Grecia, Ungheria, nei paesi scandinavi, in Polonia) è un qualcosa che percepiamo per conoscenza delle percentuali di voti sempre crescenti che ottengono alle elezioni ma è come se non ne captassimo l'effettiva portata, il profondo radicamento. I mezzi di comunicazione e di informazione che oggi vivono di cronaca e di dirette video non garantiscono un'informazione completa e reale su quanto accade nel mondo e dietro l'angolo di casa nostra. Da un lato l'informazione, il giornalismo ormai quasi privo di commento ed elaborazione e dall'altro la popolazione che si interessa più ad un vip in costume da bagno che allo sfregio di una pietra di inciampo. Non stiamo qui ad indagare se sia nato prima l'uovo o la gallina ma in questo quadro non ci si deve sentire paghi della coscienza che si ha ma si deve essere portatori sani di memoria e conoscenza oltre che di vigilanza. Col passare degli anni - per il naturale sopraggiungimento della morte dei reduci - verranno a mancare sempre più testimoni diretti. Rimane a noi il compito di fare in modo che non si consideri mai anacronistico parlare di fascismo e antifascismo. Per questo motivo vogliamo ancora e sempre ricordare, dare voce e riflettere alla e sulla memoria del passato con uno sguardo sempre attento al presente, con un solo grande obiettivo: non esistano mai più "indesiderabili". Nostri graditi ospiti sono Andrea Bienati, docente di storia delle deportazioni e dello Shoa presso l'ISSR (Istituto Superiore di Scienze Religione) di Milano e Marika Venezia, che porterà la testimonianza di suo marito Shlomo Venezia, deportato e sopravvissuto al campo di sterminio di Auschiwitz Birkenau. Modererà la serata Luca Gibillini.


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