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Franco Ferrara: presentazione di un libro sul direttore d'orchestra

Si terrà il 15 maggio alle ore 16.15 presso la Sala Puccini del Conservatorio di Milano, la presentazione del testo "Franco Ferrara: genio, dolore, ricerca" di Roberto Liso edito da Rugginenti Editore. Condurrà l'evento il giornalista e critico musicale Angelo Foletto. Saranno inoltre presenti alcuni allievi del Maestro Ferrara tra cui il Maestro Amedeo Monetti, e lo stesso autore del testo, il Maestro Roberto Liso; oltre alla Prof.ssa Maria Elisa Tozzi, direttrice della rivista Il Mondo della musica e il Professor Vittorio Parisi, Direttore e Insegnante del Conservatorio di Milano. Interverrà all'evento il Professor Alfredo Gasponi, critico del Messagero di Roma, che omaggerà la platea delle esclusive interviste al Maestro Ferrara.

Saranno inoltre proiettate altre immagini e stralci di interviste raccolte da Giorgio Mezzanotte in un documentario andato in onda anche sulle reti Sky. L'autore nonché suo devoto allievo, Roberto Liso, ha raccontato in quest'opera la vita, la genialità, il dolore, la ricerca e la straordinaria figura umana del grandissimo direttore d'orchestra Franco Ferrara. "Ventotto anni dopo la scomparsa del Maestro" afferma Roberto Liso, "[...] ho voluto attraverso questo libro ricordare un autentico genio italiano della musica con l'omaggio e la devozione e la gratitudine che gli sono dovuti, perché egli ha saputo fondare una scuola di stile, di gusto di spiritualità e di moralità. [...] E' fisicamente scomparso; ma a quanti lo hanno conosciuto ed hanno stretto con lui una profonda nonché solidale amicizia, ha lasciato anche una grande lezione di vita".

In occasione della presentazione ufficiale del libro svoltasi lo scorso 24 marzo presso il Conservatorio di Musica "Santa Cecilia nell'ambito della rassegna "Alziamo il volume, incontri con l'autore", curata da Carla Conti e Roberto Giuliani in collaborazione con il DidaMuSt, l'autore del libro ha riportato i momenti cruciali della vita del Maestro. La ricorrenza ha consentito di riunire nel prestigioso "salotto" della Sala Accademica del Conservatorio, ex allievi, colleghi e amici, che in un clima di tangibile commozione sono intervenuti tracciando con testimonianze dirette, il profilo di un genio che a causa di una grave malattia nervosa dovette abbandonare suo malgrado l'amato podio per dedicarsi comunque con successo all'insegnamento della direzione d'orchestra e della composizione.


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