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Flavio Tecchio, 30 anni con un obiettivo

Locandina evento

Flavio Tecchio ha scelto lo Spazio Raw e la curatela di Anna Mola per presentare la sua esposizione antologica, che racchiude i primi trenta anni di ricerca fotografica. Le oltre 40 stampe, scattate in analogico, che compongono la mostra sono state quasi tutte realizzate personalmente dal fotografo in camera oscura.

Gli esordi, a colori, a metà degli anni '80 indicano già l'attenzione verso i dettagli e la composizione con pochi elementi. Il passaggio, poco tempo dopo, al bianco e nero sancisce la sua cifra stilistica fino a oggi. Attraverso la sua Nikon FM2 (unica macchina, in 30 anni), immortala passanti, frequentatori di bar, scorci di natura e paesaggi urbani, affinando tecnica e stile e creando un linguaggio in grado di esprimere visivamente tranquillità, riflessioni, paura e - soprattutto - solitudini.

Solitari e pensierosi, infatti, sono spesso i protagonisti delle sue fotografie; non chiusi ma "racchiusi" in loro stessi.

Poco dopo iniziano i viaggi: Stati Uniti, Europa, India, Turchia, Sud America: tanti incontri, chilometri percorsi e storie da raccontare (perfino la testimonianza di un attentato). Con la fedele fotocamera al collo, Tecchio compone, inquadra e colleziona attimi di vita appartenenti a culture e tradizioni diverse, ponendo sempre l'accento sulla componente umana. Immagini semplici e raffinatissime, intime e mai scontate.

Che si tratti di un'anziana che attraversa la strada, di un ballerino solitario in Argentina, di visitatori di un tempio in India o avventori in un caffè di Budapest, riusciamo a immedesimarci in quegli attimi di vita, avvertendoli come famigliari. Siamo in qualche modo con lui "lontano o vicino casa, dove sento il profumo che aggrega la città", come racconta il fotografo stesso.

La casa è l'emblema degli affetti ed è proprio lì che prende vita la serie più recente scattata da Tecchio e che conclude il percorso di mostra. Con il titolo "Exit", anch'essa è composta da immagini in bianco e nero e dedicata ai suoi genitori: il padre, mancato anni fa, e la mamma, malata da tempo e sempre più "distante" con la mente. Le mani, spesso in primo piano in queste immagini, diventano il simbolo del legame che si cerca di recuperare con i ricordi, dopo aver subito una grave perdita, ciò che permette una "ricostruzione" a seguito del senso di vuoto e abbandono, un recupero del sé.

Tutte le immagini sono racchiuse nel catalogo che accompagna la mostra, con i testi di Anna Mola.

Flavio Tecchio nasce a Desio nel 1963. Fotografo dal 1986, utilizza una macchina fotografica analogica e fino a pochi anni fa ha stampato personalmente in camera oscura le sue immagini in bianco e nero, realizzando una tiratura media di 20 pezzi per ogni stampa.

Ha partecipato a diverse mostre personali e collettive sul territorio nazionale, alcune delle quali inserite nel Photofestival. Diverse sue immagini sono state battute a un'asta di beneficenza per Sotheby's. Questa è la sua prima antologica. www.flaviotecchio.com

Anna Mola è critica e curatrice indipendente, insegnante di storia della fotografia. Realizza e collabora a progetti dedicati all'arte contemporanea e alla fotografia. Ha collaborato con l'Università degli Studi di Milano e organizzato e curato in Italia, oltre 20 esposizioni personali e collettive di fotografia, pittura e scultura. annamola.wordpress.com

GALLERIA SPAZIORAW

SpazioRAW, galleria situata nel centro di Milano, ospita mostre e opere di fotografia, arte e videoarte; uno spazio che promuove fotografi e artisti affermati ed emergenti. Oltre a essere uno studio fotografico è anche un soggetto, in continua evoluzione, che crea e promuove linguaggio visivo, iniziative e eventi legati alla fotografia. SpazioRAW è uno studio affermato, presente sul mercato fotografico e video a 360°. www.spazioraw.it


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