Buon compleanno Ippodromo. Una festa speciale con il concerto di Dardust e una mostra aperta

L'ippodromo di Milano compie un secolo: le iniziative per celebrarlo
„All'Ippodromo di San Siro arriva una tre giorni speciale, con mostre e concerti, dedicata all'anniversario dei suoi primi cento anni.

Un luogo di sport e cultura

“L’Ippodromo Snai San Siro – spiega Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Snaitech, società proprietaria della struttura  – non è solo un tempio dell’ippica, è un luogo unico dove sport, arte, cultura, costume e natura si fondono dando vita ad un connubio straordinario. Ed è proprio per far conoscere a tutti la storia di questo straordinario impianto che, nel centesimo anno dalla sua inaugurazione, abbiamo realizzato la mostra ‘100 anni di emozioni’. Si tratta di un altro passo nel percorso di valorizzazione dell’Ippodromo che abbiamo avviato ormai cinque anni fa e che ci ha portato ad incrementare i visitatori dai 95.000 del 2015 ai quasi 270.000 del 2019".

Il calendario

Si inizia venerdì 16 ottobre con il concerto in streaming di Dardust, pianista italiano tra i più ascoltati al mondo - in diretta sulla pagina Facebook dell’Ippodromo Snai San Siro a partire dalle 19:30.

La mostra permanente '100 anni di emozioni' celebra invece il centenario dell'Ippodromo e sarà aperta per la prima volta al pubblico nel weekend del 17 e 18 ottobre dalle ore 10 alle ore 18, in occasione delle Giornate Fai d’Autunno. In quest'occasione, per la prima volta, i partecipanti all’evento potranno inoltre ammirare i 13 magnifici Cavalli di Design del Leonardo Horse Project.

"L’Ippodromo - ricorda Snaitech - è il posto dove per decenni nobili e cittadini comuni hanno condiviso una stessa passione, quella per le corse. Ma è anche il luogo dove Luchino Visconti, prima d’essere regista neorealista, vince da allenatore il Gran Premio di Milano, con un cavallo acquistato per sole 1.500 lire da Federico Tesio. Tra i viali dell’impianto hanno passeggiato personaggi leggendari, come Ernest Hemingway che, ferito sul Piave e convalescente a Milano, cerca nelle corse pace e spensieratezza, poi ricordate nel suo capolavoro ‘Addio alle armi’".

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