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L'esperienza multiculturale di expo village oggi è una pubblicazione

Le best practice di Expo Village oggi sono divenute una pubblicazione: da non-luogo a comunità

La presentazione del volume, martedì 10 Maggio 2016, alle 18.00 presso la Fondazione Bracco di Via Cino del Duca, 8 a Milano

Expo Village è stata la casa delle Delegazioni Partecipanti ad Expo Milano 2015. Un villaggio di 7 grattacieli a pochi passi dall'esposizione universale e -contestualmente- un innovativo progetto multiculturale ove hanno convissuto più di 5.000 persone provenienti da 130 Paesi. Oggi l'esperienza di Expo Village è divenuta una pubblicazione, curata da Nadio Delai, che sarà presentata martedì 10 Maggio 2016, alle ore 18.00 - presso la Fondazione Bracco di Via Cino del Duca, 8 a Milano. Ingresso ad invito.

La gestione del progetto, affidata alla Fondazione Collegio delle Università Milanesi per consolidata competenza nell'accoglienza temporanea, a forte valenza internazionale e multiculturale, ha dato vita ad una piattaforma innovativa, un software culturale sofisticato e capace di qualificare il rapporto con gli ospiti.

In dieci mesi è stato possibile far uscire Expo Village da una condizione iniziale di "non-luogo" per entrare in una dimensione di quasi-comunità. Un'agorà poliedrica fatta di incroci di culture, nella quale i protagonisti hanno misurato le tappe di una missione difficile ma fondamentale: godere una italian experience, basata su un'accoglienza internazionale, in grado di alimentare l'immagine positiva del nostro Paese e la nostalgia di un'esperienza umana e professionale.

Responsabile della struttura è stata la Fondazione Collegio delle Università Milanesi. La stessa che da anni gestisce un campus universitario vero: il Collegio di Milano. «La Fondazione ha apportato all'iniziativa la propria esperienza e professionalità nell'ambito della gestione di un Collegio di qualità, confermando la propria capacità di accogliere e creare condivisione», così Salvatore Carrubba, Presidente della Fondazione . «Ma le feste e i momenti d'incontro sono stati fondamentali, così come il rispetto delle regole per la tutela dei diritti di tutti". "È stato il luogo che in tanti, almeno per dieci mesi, hanno chiamato casa- ha sottolineato Stefano Blanco, Direttore Generale della Fondazione - Il villaggio globale di Expo ha parlato decine di lingue diverse. Non solo tra i padiglioni, ma anche , nel grande villaggio dove hanno vissuto i delegati dei vari Paesi". Gli ospiti hanno potuto contare su tutti i servizi- ha spiegato Silvia Pasolini- una delle responsabili del progetto- "anche del seggio per votare dall'estero, come è stato fatto per le elezioni kazake"».

Cuore pulsante delle attività interne ad Expo Village è stato il lavoro svolto in Reception, luogo dell'accoglienza -aperto 24 ore su 24- con personale front office che, in 10 diverse lingue, ha accompagnato e supportato il soggiorno di tutti gli ospiti. Oltre a ciò In Expo Village il personale ha coordinato un significativo lavoro di mediazione interculturale, orchestrando in maniera sinergica l'organizzazione degli eventi e con le esigenze e le diverse necessità dei presenti. Si è trattato di un momento di integrazione e multiculturalità di ampio respiro, un modello di buone prassi esportabile ed applicabile ad altri eventi di portata internazionale.

Molti i giovani che hanno potuto vivere anche una significativa esperienza professionale.

Martedì 10 Maggio, dopo il saluto di benvenuto di Diana Bracco, l'autore Nadio Delai, sociologo e Presidente di Ermeneia, illustrerà l'esperienza ai presenti. Al tavolo dei relatori anche alcuni ospiti di Expo Village provenienti da varie parti del mondo, il Maniging Director di Expo Village Stefano Blanco ed il presidente della Fondazione Collegio delle Università Milanesi Salvatore Carrubba. A moderare l'incontro il giornalista Ugo Savoia.


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