Eventi

Eroiciironicionirici | Emilio Corti e Sabrina D'Alessandro

A Gli eroici furori un Dialogo a due tra Sabrina D’Alessandro, artista-filologa che ricerca e restituisce alla memoria parole altrimenti dimenticate ed Emilio Corti, che presenta una trama espressionista di figure archetipe.
Sabrina D’Alessandro ed Emilio Corti, artisti visionari, furiosamente amici, si incontrano a Gli eroici furori per giocare un incontro scontro fra i loro lavori. Gli uni, poetici e ironici, fatti di parole smarrite e puntute, resuscitate da un apposito Ufficio in eterei archivi bianchi, gli altri, poetici e onirici, ispirati da musei d’arte antica e fatti di scotch, colori e figure graffianti.

Le forme espressive dei due artisti non potrebbero essere più distanti, eppure in entrambi i casi i lavori in mostra restituiscono vita, valore e senso a qualcosa che si è perduto.
Significati e linguaggi, con Wittgenstein forme di vita, che si prendono una rivincita sul tempo che, impertinente, li ha gettati via.

Sabrina D’Alessandro è fondatrice dell’Ufficio Resurrezione, ente preposto alla ricerca e alla “sublimazione” in forma artistica di parole altrimenti dimenticate. Preferibilmente pungenti e sonanti.
Le Parole Scilingue (ovvero buone a mangiarsi) esposte a gli Eroici Furori sono parte di una ricerca fatta dall’artista nell’anno di Expo sulle parole che derivano dalla cultura alimentare per poi definire attitudini
e comportamenti umani. Come ad esempio il Pampinoso, che “come la vite ricca di pampini, che fa poca uva, si pasce più di apparenza che di sostanza ed è riferito a persone che elargiscono più promesse di quante non ne mantengano”.

Emilio Corti dipinge una piccola foresta simbolica di figure, demoni e animali, un’idea apparsa a Berlino nei Musei di arte antica e nei boschi fuori città, illuminata da gesti di pensiero. L’artista fa nascere e crescere i suoi alberi in un bosco immaginario di reperti che restituiscono la sua visione del mondo, nuovo ossigeno per i superstiti.
Il Demone del vento è uno di questi “alberi”, esposto alle correnti ascensionali, ma custode dalle radici profonde nato dalla nuda terra.

BIOGRAFIE

Sabrina D’Alessandro, archeologa del linguaggio. Vive e lavora a Milano.
La sua ricerca esplora il rapporto tra parola e immaginario, coniugando arte e filologia. Nel 2009 fonda l’URPS (Ufficio Resurrezione Parole Smarrite), “Ente preposto al recupero di parole smarrite benché utilissime alla vita sulla terra”.
Attraverso questo Ufficio l’artista cerca, esplora e riporta in vita parole altrimenti perdute, trasformandole in video, sculture, installazioni e “azioni”.
Il lavoro di Sabrina D’Alessandro, segnalato dall’Enciclopedia Treccani, è stato esposto in numerose mostre in Italia e all’estero ed edito, tra gli altri, da Rizzoli (Il Libro delle Parole Altrimenti Smarrite, 2011), la Domenica del Sole24Ore (Dipartimento Parole Imparavolate, 2017), Sky Arte (Divisione Mutoparlante, 2016) ed Expo 2015 (Parole Scilingue, 2015). Nel 2018 il 50o Premio Suzzara premia e produce le sue opere d’arte pubblica “Parole al balcone” e “Fannònnola”.
Dal 2016 porta avanti un censimento sui difetti umani in forma di installazione itinerante, ospitata da varie città italiane ed europee tra cui San Pietroburgo in occasione della XVI Settimana della Lingua Italiana nel Mondo. La mostra riassuntiva delle prime 11 tappe è stata esposta a Milano presso la Fondazione Mudima (Reparto Computazioni, 2018).

Emilio Corti (Lecco 1969). Le sue opere sono "ficciones" articolate che assumono elementi di epoche diverse come attori, in una visione-revisione antropologica sull'evoluzione, la crisi e la decadenza di complessi sociali nel tempo. Dal 2000 in particolare elabora una particolare "memoria creativa" finalizzata a svelare la problematicità dell'idea di contemporaneo e la consistenza dello spazio atemporale dell'arte.Ha esposto, tra l'altro, ad Art Club Spitalgasse (Vienna), Building Underwood (Caudes Le Fenuillledes), Project 1998, Erban (Nantes), Viafarini (Milano), Galleria Pio Monti (Roma), a+m (Milano), Cronosfera (Cavatore), Festival Miden (Kalamata), Laznia Contemporary Art Center (Danzica), 700IS Reindeerland (Egilsstadir), Votex Center (Skopje), Ukparobrod (Belgrado), Belef festival (Belgrado). Ha inventato “Internez” con Emilio Prini.


Allegati

Si parla di